mercoledì 22 luglio 2015

Recensione di VirtNet Runner di James Dashner

Recensione
Titolo: VirtNet Runner (#01 The Mortality Doctrine)

Autore: James Dashner

Anno: 2015

Genere: Fantascienza

Editore: Fanucci Editore

Pagine: 294

Prezzo: 14.90 - 2.99 €
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Trama di VirtNet Runner: Michael è un giocatore e, come la maggior parte dei giocatori, spende più tempo nel VirtNet che nel mondo reale. Il VirtNet è una totale immersione nel virtuale, e crea dipendenza. Grazie alla tecnologia, chiunque abbia un bel po' di soldi può sperimentare mondi fantastici, rischiare la vita senza essere mai in pericolo, o semplicemente spassarsela con i propri amici virtuali. E più si hanno doti da hacker, maggiore è il divertimento. Eppure anche in questa realtà alternativa esistono delle regole, e infrangerle può avere conseguenze estreme. Qualcuno però pensa non sia necessario seguirle: un giocatore anonimo è andato oltre ogni limite e tiene in ostaggio altri giocatori nel VirtNet. Gli effetti nel mondo reale sono devastanti: tutti gli ostaggi infatti finiscono per essere dichiarati cerebralmente morti. Il governo sa che per acciuffare un hacker ci vuole un altro hacker. Il prescelto è Michael, ma il rischio è enorme. Se accetta la sfida, Michael sa che dovrà infrangere a sua volta le regole del VirtNet e affrontare pericoli e predatori che una mente umana non può neanche immaginare. E sa anche che il confine tra gioco e realtà potrebbe essere cancellato per sempre.


Biografia di James: James è nato ed è cresciuto in Georgia, ma al momento vive nelle Montagne Rocciose con la sua famiglia. Ha quattro figli, cosa che alcuni potrebbero considerare troppi, ma per lui è perfetto. In un tempo lontano, James ha studiato ragioneria e ha lavorato nel campo della finanza, ma ha trascorso molti anni a scrivere a tempo pieno. (Non gli mancano i numeri. Per niente!)
Nel suo tempo libero, James ama leggere, guardare film e (buone) serie tv, sciare e leggere. Più di tutto, è grato di poter vivere della sua scrittura e si considera praticamente l'uomo più fortunato del pianeta.



Il mio commento: Con questo libro sono solo alla terza tappa della mia SummerReading Challenge, ma in realtà mi sembra di essere alla quindicesima! La lettura è stata terribilmente lenta ed estenuante, ma nonostante tutte le pause sono riuscita a finire il libro.
Ho adorato il primo libro della saga “The Maze Runner” dello stesso autore e non vedo l’ora di leggere i seguiti, quindi credevo che sarei andata sul sicuro con questo libro, però qui non ho trovato lo stesso spirito accattivante e la leggerezza della lettura.

La situazione… Ambientato in un futuro dove i videogiochi hanno raggiunto tutto un altro livello, Micheal e i suoi due migliori amici, Bryson e Sarah, vivono ogni giorno delle fantastiche avventure durante il Sonno, ovvero nel gioco. Durante una missione Micheal deve riuscire a evitare che Tanya, una ragazza, si uccida, ma non solo nel gioco, anche nella realtà. Tanya infatti, essendo un hacker, riesce a violare il suo nucleo e uccidersi non solo nel gioco buttandosi da un ponte, ma anche nella realtà. Micheal fallisce e nel tentativo di salvarla cade anche lui, ma, eccetto il dolore, si risveglia sano e salvo nella Bara, la NeuroCella che permette ai giocatori di entrare nel gioco, e che simula perfettamente qualsiasi cosa del gioco, dalla fame, al dolore, al sonno, alla stanchezza ecc. Poco prima di buttarsi Tanya dice qualcosa a Micheal riguardo un certo Kanie che la perseguita e che non la lascia riemergere. Anche se confuso e terribilmente impressionato dalla scena, Micheal torna alla sua vita con i suoi migliori amici. Ma solo il giorno dopo mentre va a scuola Micheal viene rapito da dei tipi loschi, che poi si riveleranno essere della SVN, la Sicurezza del Virtnet, che gli affideranno una missione che non può rifiutare. Gli parlano di Kanie, un giocatore che sta portando scompiglio in tutta la rete e Micheal deve riuscire a capire cosa sta effettivamente combinando con i suoi due amici e riportare tutto all’agente Weber. Sotto la minaccia che qualcosa possa accadere alle persone a loro care i tre accettano, anche se riluttanti. Incorrono in molti ostacoli e situazioni rischiose, incluso un incontro ravvicinato con Kanie, ma i tre non si arrendono, convinti sempre di più in quello che fanno.

I personaggi… Micheal è un ragazzo molto intelligente e caparbio. Bryson è quello più ironico del gruppo, ma che è pronto a diventare subito serio se c’è qualcosa che non va, mentre Sarah è la ragazza saggia e ponderata. Insieme sono il Terribile Trio, la Triade Stroncavite, la Trilogia Saccheggia-e-Distruggi, insomma un gruppetto di hacker piuttosto scaltri, ma la loro amicizia è un po’ particolare, infatti i tre non si sono mai incontrati nella realtà, ma solo nel gioco. Nonostante questo i tre sono molto uniti e insieme imbattibili. Kaine è un tipo elusivo, che in pochissimi hanno visto e con delle capacità fuori dal normale per il modo in cui riesce a manipolare i codici per farsi strada nel gioco. È molto pericoloso infatti gira voce che in qualche modo tenga prigionieri i giocatori nella rete o li faccia finire in coma.

Le mie emozioni… Nonostante tutta la mia buona volontà leggere questo libro è stata un’esperienza molto pesante, forse reduce anche da settimane di non lettura e dalla stanchezza per il lavoro, ma mi sono trascinata tra le pagine del romanzo non vedendo l’ora che finisse e di poter cominciare qualcosa di più attraente. Non c’è stata nessuna storia d’amore, come del resto in “The Maze Runner”, ma in quel caso non è stato un problema insormontabile, anzi, forse qui però avrebbe potuto alleggerire un po’ la situazione e rendere più facile la lettura. Diciamo che una storia d’amore avrebbe distratto da tutte quelle pagine di noia. Ci sono stati diversi colpi di scena e devo dire che, anche se non mi aspettavo neanche lontanamente il finale, sono arrivata dopo poco alla verità su Kaine.
Una cosa che mi aveva rapita in “The Maze Runner” sono stati i mini capitoli che finivano ogni volta con qualcosa che ti faceva mangiare le unghie ed era letteralmente impossibile fermarsi e mettere giù il libro, mentre qui era impossibile continuare a leggere.

Conteggi finali… Tristissima per questa brutta recensione, non vedo l’ora di passare al prossimo libro della lista e dimenticarmi di questo.


Dal libro: Gli scappò un urlo incredibile, che di sicuro lo avrebbe messo in imbarazzo se a fianco non avesse avuto qualcuno che stava per perdere la vita. Con il Nucleo disabilitato, la morte della ragazza sarebbe stata reale. Michael e Tanya precipitavano verso le acque grigie e ostili della baia. Il vento quasi strappava loro gli indumenti di dosso, e Michael si sentiva il cuore strisciare in petto su fino alla gola. Gridò di nuovo. Sapeva che si sarebbe schiantato nell’acqua, provando dolore; poi sarebbe Emerso e si sarebbe svegliato a casa, sano e salvo nella sua Bara. Ma il VirtNet era una forza nella simulazione del reale, e al momento la realtà era terrore puro.
In quella lunga caduta, le Aure di Michael e Tanya trovarono il modo di avvicinarsi, una di fronte all’altra, come una coppia di paracadutisti. Mentre la turbolenta superficie sottostante correva rapida verso di loro, riuscirono ad afferrarsi con le braccia. Michael avrebbe voluto urlare ancora, ma serrò la mascella quando scorse una serafica calma nel viso della ragazza. Gli occhi di lei si immersero in quelli di Michael, lo cercarono fino a trovarlo, e qualcosa in lui si spezzò.
Lo schianto con l’acqua fu doloroso come aveva immaginato. Duro come il cemento. Spietato come la morte.


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