martedì 30 settembre 2014

Recensione di Attraverso il fuoco di Josephine Angelini

Recensione

Titolo: Attraverso il fuoco (#01 The Worldwaker Trilogy)

Autore: Josephine Angelini

Anno: 2014

Genere: Urban Fantasy

Editore: Giunti Y

Pagine: 416

Prezzo: 16.50 - 11.99 €
Formati:

Disponibile su:         


Trama di Attraverso il fuoco: Finalmente è arrivato il momento che Lily aspettava da una vita: Tristan, il ragazzo più bello e corteggiato di Salem, l'ha invitata alla festa del liceo. Proprio lei, timida e impacciata, che non ha mai partecipato a un party a causa delle devastanti crisi allergiche di cui soffre. Ma quando alla festa Tristan bacia un'altra ragazza, Lily viene scossa da violente convulsioni proprio di fronte a tutti i suoi compagni di scuola. Dopo questa insopportabile umiliazione vorrebbe solo sparire... E se il suo desiderio si avverasse? Improvvisamente risucchiata in un mondo parallelo, dominato da creature spietate, Lily si ritrova faccia a faccia con la perfida Lillian, la Strega di Salem, identica a lei, solo diabolica. Con l'aiuto dell'affascinante Rowan, scoprirà a poco a poco di possedere poteri straordinari e mentre l'attrazione fra lei e il ragazzo diventa innegabile, la furia di Lillian esplode come un tornado e lo scontro con la potentissima gemella non può più essere rimandato: riuscirà Lily a sconfiggere le forze del Male visto che la sua acerrima nemica è proprio... lei stessa?


Biografia di Josephine: Nasce nel 1975 in Massachusetts ed è la più giovane di otto figli, di cui sette femmine ed un solo maschio.
Sua madre durante la gravidanza era convinta che lei sarebbe stata un maschio, così pensava di chiamarla Joseph, ma quando nacque, scoprendo che era femmina, trasformò semplicemente il nome da lei scelto nella forma femminile, così la chiamò Josephine.
All'età di dieci anni era già un'amante della scrittura.
Ha studiato teatro classico presso la New York University. Qui, la sua attenzione si è concentrata sulla mitologia greca e gli eroi tragici. Questo interesse si riflette anche nel suo esordio narrativo, la trilogia The Awakening series. Prima di diventare una scrittrice, lavorava come cameriera.
Il suo primo libro, Starcrossed è stato scritto in otto mesi, ma ha dovuto aspettare un anno prima di vederlo pubblicato nel maggio 2011. Un anno dopo, il 13 maggio 2012, è uscito il suo secondo libro, e nel marzo 2013 il capitolo conclusivo della trilogia.
Josephine Angelini vive con il marito Juan Alberto, uno sceneggiatore di Los Angeles, in California.


Il mio commento: Oh santo cielo... Se riuscissi anche solo a iniziare a metabolizzare tutto quello che ho letto in quelle pagine sono sicura che esploderei. Questo libro ha confermato tutte le mie certezze e se non provassi così tanti sentimenti contrastanti sono sicura che piangerei (dalla gioia si intende!!). Josephine Angelini, ancora una volta (dopo la saga di Starcrossed, (Awakening), che considero i miei libri preferiti) mi ha emozionato talmente tanto da sconvolgermi. E siamo solo al primo libro!! Appena ho saputo dell'uscita di questo libro ero sicura che l'avrei cominciato appena fosse arrivato qui in Italia (più di una volta mi è passato per la testa di leggerlo in lingua, ma per un impegno o per forza di volontà sono riuscita a trattenermi!! L'ottava fatica di Ercole…) e così è stato! Tempo un paio di giorni e sono corsa in libreria armata di portafoglio e tanto tanto amore per queste 416 pagine. 

Finalmente è mio!

Prima di cominciare la recensione vera e propria però voglio precisare una cosa. Per quanto abbia amato entrambe le storie della Angelini non farò paragoni, almeno non troppi, valutando un libro rispetto a un altro, perché sono due storie completamente diverse, che in comune hanno solo la genialità e la bravura dell'autrice.

La situazione... Lily Proctor praticamente da sempre combatte contro il suo corpo che ogni giorno la sottopone a sfide e crisi che la mettono in ginocchio e la isolano da tutto il mondo. Il suo corpo reagisce praticamente a ogni sostanza con sfoghi cutanei, vomito, mal di testa, crisi epilettiche e chi più ne ha più ne metta. Il suo migliore amico, Tristan, è bellissimo e popolare, e nonostante questo non si è mai allontanato da lei e dai suoi problemi, anzi l'ha aiutata e supportata meglio che poteva. Lily ne è innamorata sin da quando ha capito che tra i maschietti e le femminucce ci può essere qualcosa di più di scherzi e prese in giro. Però lui se ne va in giro con diverse ragazze, essendo appunto bellissimo e popolare, e a Lily pensa solo come la sua migliore amica di una vita.
Un bel giorno, mentre sono stesi sul divano come altre milioni di volte, lui, di punto in bianco, la bacia. Per Lily è un sogno che si realizza e, anche se non ne parlano apertamente, lei spera che cominci a esserci qualcosa di più. Tristan la invita a una festa, la prima a cui lei sia mai stata, visto le sue pessime condizioni fisiche, ma decide che questa volta, niente e nessuno potrà fermarla. Alla festa lui la lascia da sola per un'altra ragazza e lei ha una crisi fortissima. Dopo averla portata a casa e dopo un tremendo litigio con Tristan a proposito di quello che è successo alla festa, prende e se ne va in spiaggia a contemplare il mare.
Quella che crede essere la sua voce, le chiede se è pronta per andarsene da tutto quel dolore e sofferenza verso un posto in cui potrà essere veramente se stessa, ma soprattutto un posto dove il suo corpo non sarà più un nemico, ma una potentissima arma. Lily, senza sapere il vero significato di quelle parole accetta, ritrovandosi catapultata in un altro universo.
Questa è una storia di magia, dove le streghe esistono e comandano in un modo per certi versi opposto al nostro, ma con molte problematiche comuni, dove Lily si troverà ad affrontare ciò che non avrebbe mai creduto possibile, ma soprattutto si troverà a scoprire se stessa. 

I personaggi... Prima di tutto devo specificare una cosa: la teoria dietro il romanzo è che esistono infiniti universi paralleli sviluppatisi a ogni scelta dell'umanità. Per una ragione o per un'altra le cose sono diverse, anche se derivano da basi comuni e, cosa principale, esistono infinite versioni di tutto, incluso le persone che popolano questi universi. 
Lily è la protagonista della storia, una ragazza coraggiosa, testarda e determinata

Lei è la nostra eroina. L'ho amata dal principio alla fine. Ogni scelta, ogni pensiero, ogni emozione li facevo miei. Per "ironia", anche se proprio ironia non è, l'antagonista della storia, la cattiva, è sempre lei, solo in un'altra versione di se stessa. Lilian. Sinceramente essendo la stessa persona non sono mai stata sicura se fosse veramente malvagia, ma di certo, dai suoi comportamenti, non si poteva certo dire che fosse buona. Sono sì la stessa persona, però le educazioni e le esperienze di vita diverse, le hanno differenziate moltissimo nella loro indole, nel carattere e nelle scelte. Quindi non so esattamente se catalogarla nella lista dei personaggi che ho odiato o amato, ma, riprendendo la lezione di oggi di letteratura (contesto assolutamente diverso, che non ha niente a che fare), la collocherei nella famosa zona grigia. Rimane però un personaggio completo e ben descritto, fedele a se stesso fino alla fine.
Tristan, che è l'unico altro personaggio che ho nominato prima, sta nella parte dei buoni. Allora, la versione 1, quello della festa, è un vero idiota, e sebbene sia stato fedele come amico a Lily si comporta come una merda con le ragazze, ma che vuoi farci...? Per la versione 2 è praticamente la stessa cosa, solo che, essendo che Lily è già stata scottata dalla versione 1, non se ne preoccupa in quel senso, ma lo vede per come è veramente, senza quindi i sentimenti ad accecarla. In fin dei conti un po' si riscatta, perché è un amico vero.
E poi... Beh, abbiamo tutti i personaggi che non vi ho nominato. Juliet, la sorella di Lilian (e Lily), che eccetto una piccola apparizione nella sua versione 1, la conosciamo meglio nella sua versione 2. Grazie ai pensieri di Lily però sappiamo che Juliet è sempre buona e soprattutto, vuole un gran bene a sua sorella (Lily e Lillian). Non importa in quale universo si trovi, non c’è Juliet che non la ami. Lei è sempre buona e leale. 
Poi c’è Caleb, di lui conosciamo solo la versione due, ovvero solo la versione dell’universo 2. Caleb fa parte del magico trio che accompagnerà Lily nella sua avventura. Caleb è un bestione dal cuore tenero. 
E per ultimo abbiamo Rowan, il ragazzo perfetto. Come per Caleb non conosciamo la sua versione 1, e questa è una delle ragioni principali per cui, tra tutte le versioni di Lily, Lillian sceglie proprio lei, perché, nel suo universo, non ha mai conosciuto Rowan, se l’avesse fatto, infatti, non sarebbe mai stata in grado di lasciarlo. E come darle torto? Rowan è altrettanto coraggioso e testardo, è intelligente e, dopo tutto quello che ha passato, ha problemi di fiducia. Quando per la prima volta Lily lo incontra, l’unica cosa che registra sono i suoi occhi carichi di odio nei suoi confronti, perché l’aveva scambiata per Lillian (essendo identiche), e anche dopo diverso tempo, lo stesso è diffidente nei suoi confronti perché è convinto che gli spezzerà di nuovo il cuore. 

Le mie emozioni… Da dove cominciare? Ho amato questo romanzo dalla prima riga fino all’ultima. L’ho letteralmente divorato, ma allo stesso tempo l’ho trattato come una reliquia molto importante che non doveva assolutamente rovinarsi. Al momento giace nella mia bellissima libreria nuova accanto alla saga Awakening in attesa dei seguiti. <3 La complessità dei particolari pensati e inventati dell’universo sono incredibili. L’autrice ha pensato a ogni piccolo particolare, a ogni possibile domanda che potrebbe sorgere, a ogni leggenda, a ogni mito e li ha trasformati, gli ha dato un significato, in modo che entrassero perfettamente nella storia. Non è certo facile pensare a come sarebbe il mondo se invece della scienza ci fosse stata un’altra cosa, in questo caso la magia, mantenendo però gli stessi principi, o pensare a come sarebbe stato il mondo se non fosse accaduto un determinato evento o un’invenzione. Io spesso mi perdo a pensare come sarebbe la mia vita se quella volta invece di fare una cosa ne avessi fatta un’altra. La parola chiave mi sembra appunto scelta. Molte cose ci caratterizzano. Ma le scelte che facciamo sono la base di ciò che siamo o di ciò che vorremmo essere, e questo include il nostro universo, anche se siamo solo esserini indistinti in confronto all’immensità del tutto. 
La storia d’amore tra Lily e Rowan è sempre stata passionale e intensa (tutto il libro è stato intenso) e non ha fatto smettere di battere il cuore nemmeno per un secondo. Ci sono stati dei momenti in cui mi perdevo talmente tanto nella lettura, che, arrivato il momento di mettere via il libro mi ritrovavo a respirare a fatica e a camminare storta, come se non mi ricordassi nemmeno più come si vive nella realtà. Mi ha conquistato completamente. 

La copertina... L’unica cosa che mi ha lasciata un po’ infastidita è stata appunto la copertina. La copertina originale è decisamente migliore, anche se alla fine cambiano pochi dettagli (ma non sono forse quelli a fare la differenza?). La Giunti ha sempre fatto l’opposto invece, ha preso una copertina mediocre e l’ha cambiata in qualcosa di entusiasmante (tanto per fare un esempio le copertine della saga Lux (Obsidian), decisamente orribili in America, ma fantastiche qui da noi!), mente questa volta ha peggiorato la situazione. Peccato. 

Conteggi finali… Il libro è fantastico e contrariamente alle parole dell’autrice, non so dire se effettivamente questo supera Starcrossed, per me sono entrambe eccezionali. Mi ha colpito molto la preparazione anche scientifica che l’autrice sfoggia tra le pagine, soprattutto perché è un modo di rivalutare o considerare diversamente alcuni principi basilari che caratterizzano la nostra vita. 
E adesso, mi ritrovo qui, a battere le dita sulla tastiera, pensando a come potrebbe essere l’altra me in un altro universo, a cosa potrebbe fare (spero solo che non sia una pazza bastarda più di quanto lo sia già io). 


Dal libro:  Aveva occhi scuri, di un castano talmente intenso da sembrare quasi nero. Lily rimase colpita dalla loro profondità, ma soprattutto dal guizzo che li attraversò quando la videro, come se l’uomo l’avesse riconosciuta. Non l’aveva mai visto prima, ma era chiaro che lui la conosceva. Il giovane si alzò bruscamente dal tavolo, rovesciando all’indietro la sedia massiccia. Il suo corpo snello era teso in ogni muscolo e il viso spigoloso indurito dalla collera. Lily lo vide stringere i pugni e pronunciare una singola, inconfondibile parola. «Lillian.»
La rabbia che vide in lui le tolse il fiato. La odiava – la odiava con tutte le sue forze – e sembrava sul punto di aggredirla. Proprio quando il ragazzo si mosse rigido verso di lei, Lily si voltò e cominciò a correre.








P.s. Ho deciso di aprire un’altra categoria di votazioni perché cinque fiorellini non mi sembravano all’altezza. Quindi la targhetta che trovate qui sopra verrà inserita in tutti quei libri che sono entrati nel mio cuore e non se ne sono più andati.



Nessun commento:

Posta un commento