domenica 2 novembre 2014

Recensione di Il gioco perfetto di Jaci Burton

Recensione

Titolo: Il gioco perfetto (#01 Play by play)

Autore: Jaci Burton

Anno: 2014

Genere: Erotico

Editore: Leggereditore

Pagine: 285

Prezzo: 12.00 - 4.99 €
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Trama de Il gioco perfetto: Tara Lincoln è la madre single di un figlio adolescente, lavora come organizzatrice di eventi e non ha nessuna intenzione di disperdere le sue energie in storie d'amore, almeno fino a quando il ragazzo non andrà al college. L'ultima cosa di cui ha bisogno è condividere la vita da jet set di una star del football come Mick Riley, anche se il loro unico, bollente incontro ha dimostrato che Mick è un campione sul campo tanto quanto in camera da letto. Tara ha già fatto l'errore di scommettere sull'amore, perdendo tutto, e non ha voglia di partecipare di nuovo a un gioco così pericoloso, soprattutto con un dongiovanni matricolato come lui. Ma quando Mick si mette in testa di vincere, non c'è niente che possa fermarlo, e ha già in mente la mossa perfetta per abbattere le difese di Tara...


Biografia di Jaci: Da piccola non pensava di fare la scrittrice. Inizialmente si immaginava come insegnante. Giocava addirittura a "scuola" nel seminterrato di amici, con tanto di registro e banchi scolastici. Più tardi invece opta per diventare infermiera, e usava stetoscopio e libri di medicina. Aveva un debole per gli oggetti di scena, e si è capito, no? Dopo i dieci anni fa una prima "esperienza" di scrittura, e le piace. 
Il marito e i suoi due figli hanno avuto la priorità negli ultimi anni, anche se contemporaneamente di era innamorata dei romance. Scriveva quando poteva, anche se i suoi impegni erano davvero tanti, e spesso lasciava da parte questa sua passione. Il secondo marito la incoraggia a coltivarla, soprattutto visto che i figli ormai sono cresciuti. Scrive un libro, dall'inizio alla fine, ma non lo vende, non subito almeno. Ma poi il suo sogno diventa realtà e riesce a costruirsi una carriera con qualcosa che ama tantissimo. 


Il mio commentoSono passati diversi mesi dall'ultimo erotico che ho letto. Mi è piaciuto abbastanza, anche se al momento preferisco altri generi. 

La situazione... Tara è single e madre di un adolescente, come lavoro fa l'organizzatrice di eventi. Mick è un giocatore di football professionista.
I due si incontrano a una festa che Tara organizza per la squadra di Mick. Tra i due scoppia subito una scintilla, anche se Tara ha dei remori a lasciarsi andare, nonostante l'affascinante e possente Mick si dimostri interessato a lei. Subito dopo la festa i due trascorrono una notte di passione, quella che dovrebbe essere solo una notte e via. Già il mattino dopo però Mick sa che vuole rivederla, anche se al suo risveglio Tara se l'è già filata. Grazie alla sua formidabile agente la rintraccia e le chiede di uscire. Tara praticamente se lo ritrova nella sua agenzia Il Tocco Giusto, sorpresa di vederlo, ma ancora terribilmente attratta da lui. Rifiuta categoricamente, ma le sue tre migliori amiche e dipendenti la incastrano in un appuntamento senza che lei sospetti niente. I due si rivedono e, neanche a dirlo, hanno un'altra notte di passione. Mick non sa ancora dell'esistenza di Nathan, ma sente la resistenza di Tara a continuare la "relazione". Viene a sapere di Nathan e fa di tutto per entrare anche nella sua vita, oltre che nella mutandine di Tara. Nathan gioca a football e Mick è uno dei suoi idoli. Stravede per lui e questo migliora anche il suo rapporto con la madre. Mick e Tara continuano a uscire insieme e a finire nella macchina o nel letto dell'uno o dell'altra. Mick presenta a Tara e Nathan la sua famiglia (molto numerosa) e sembra quasi che facciano sul serio. Ma sono pronti per un passo del genere? Sono pronti per avere una relazione seria, nonostante nessuno dei due ne abbia mai avuta una? 

I personaggi... Tara è una madre premurosa e attenta, ha lavorato sodo per arrivare a quel punto con la sua vita. Ha avuto un figlio a quindici anni e ha fatto di tutto per tenere a galla se stessa e Nathan. E ce l'ha fatta. Nonostante le difficoltà ha un'attività ben avviata, un figlio cresciuto come si deve, eccetto i soliti problemi dell'adolescenza. 
Mick è un atleta molto famoso. Nonostante l'età di trent'anni, che per gli atleti è il tramonto della loro carriera, ha una laurea in economia e un futuro roseo davanti a sé una volta uscito del giro dello sport. Per il momento però lotta ogni giorno con il suo corpo per restare in forma e eguagliare, se non superare, i nuovi giovani talenti all'orizzonte. 

Le mie emozioni... Mi è piaciuto abbastanza, come ho già detto, ma non è più il genere che preferisco in assoluto. In alcune parti è ironico, ma per la maggior parte è terribilmente sensuale. Mi ha coinvolto senza farmi annoiare un attimo. Alcuni eventi però mi sono sembrati scontati, così come molti comportamenti della protagonista che, in maniera ovvia, a ogni piccola incertezza, rispondeva con la fuga. Mi sembra logico che voglia proteggere se stessa e Nathan, però avrei preferito un po' di originalità da parte dell'autrice.

Conteggi finali... La copertina italiana la preferisco a quella originale, come al solito, però devo dire che non rende bene lo stile del romanzo come invece fa quella americana. La saga è composta da circa un milione di libri (al momento mi sembra ne siano usciti, o ne debbano uscire, dieci), e non sono una grande fan delle saghe lunghe, però leggerò di sicuro qualche seguito, perché la scrittura dell'autrice è pulita e scorrevole. 


Dal libro: Si sfilò la maglia da allenamento e la gettò sul pavimento, si tolse le imbottiture emettendo un sospiro di sollievo, poi afferrò un telo e si asciugò il sudore dal viso. Slacciò i pantaloni, scolò l’acqua dalla borraccia in un sorso e andò a riempirla al rubinetto.
Fu lì che udì una voce fuori dagli spogliatoi. La voce di una donna.
Che ci faceva lì una donna? Aprì la porta e vide una splendida bionda, in piedi nel corridoio a pochi passi da lui, che andava avanti e indietro mormorando fra sé e sé. Caspita, era davvero uno spettacolo, con quella gonna da tailleur che le sfiorava il ginocchio, i tacchi alti che le mettevano in risalto due gambe da urlo, l’impeccabile camicetta bianca e i capelli raccolti. Quell’aria da ragazza
seria riusciva a suscitare in lui cattivi pensieri su come spiegazzarle la bella camicetta stirata di
fresco.

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