martedì 28 ottobre 2014

Recensione di Quello che c'è tra noi di Huntley Fitzpatrick



Recensione
Titolo: Quello che c'è tra noi (#01 My life next door)

Autore: Huntley Fitzpatrick

Anno: 2014

Genere: Romance/Young Adult

Editore: De Agostini

Pagine: 414

Prezzo: 14.90 - 5.99 €
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Trama di Quello che c'è tra noiI Garrett sono l'esatto contrario dei Reed. Chiassosi, incasinati, espansivi. E non c'è giorno che, a insaputa di sua madre, Samantha Reed non passi a spiarli dal tetto di casa sua, desiderando essere come loro... finché, in una calda sera d'estate, Jason Garrett scavalca la recinzione che separa le due proprietà e si arrampica sul pergolato per raggiungerla. Da quel momento tutto cambia e, prima ancora di rendersene conto, Sam inizia a trascorrere ogni momento libero con il paziente e dolce Jase, a cui piace fare tutto quello "che richiede tempo e attenzione", come dedicarsi agli animali, riparare oggetti rotti e soprattutto... provare a far breccia nel cuore della sua diffidente vicina. Perché non c'è nulla di più appagante che riuscire a strappare un sorriso alla ragazza della porta accanto.


Biografia di Huntley Fitzpatrick: è cresciuta sognante e distratta nella parte costiera del Connecticut. Ha avuto la fortuna di crescere in una famiglia divoratrice di libri dove tutti hanno sempre avuto a che fare con un libro. Teneva un esaustivo diario che spaventava i suoi ragazzi ma che è risultato molto utile nella sua carriera da scrittrice. Il suo debutto nei romanzi contemporanei è stato grazie a "Quello che c'è tra noi", pubblicato in Italia nel 2014 dalla De Agostini. Adesso ride con e origlia i suoi sei bambini che le procurano prospettiva e materiale per i suoi libri. 


Il mio commento: Ho sempre amato le storie d'amore, e non solo quelle tra principesse e principi, ma anche quelle tra due persone normali, dove l'amore vince su tutto. Non è facile non dare per scontati questi e dare l'impressione di un grande e grosso cliché. Leggere queste pagine è stato incredibile! Mi sono persa tra le vicende di Jase e Sam ed è stato davvero bellissimo. 
Chi non sogna il principe azzurro? Ma spesso, ci sono le principesse che incontrano qualcuno di molto meglio, qualcuno che non si sarebbero mai aspettati.

La situazione... Samantha (Sam) è cresciuta come "principessa" nella convinzione che l'apparenza e le buone maniere siano tutto nella vita. Ed è così, che un pomeriggio mentre è un giardino a sette anni con la madre e la sorella a fare giardinaggio e la madre le dice che quelli che si stanno trasferendo nella casa accanto porteranno solo guai. Sono la vergogna del quartiere perché i due genitori hanno ben 8 figli (quando Sam avrà diciassette anni). Loro saranno quelli che faranno tutte quelle cose che non si dovrebbero fare.
Sono vivaci, liberi, splendidi. Sam si ritroverà a studiarli dalla sua finestra il più a lungo possibile, incuriosita e forse un po' gelosa di quello che accade dai suoi vicini, i Garrett. 
Una sera, mentre si ritrova per l'ennesima volta a guardarli da lontano nel suo nascondiglio sul tetto, una voce che proviene da terra la chiama. E Jason, Jase, un Garrett. Nella più impensabile delle situazioni per Sam lui la raggiunge scalando il porticato. Parlano solo pochi minuti, ma già così tutto sembra cambiare. Già il giorno dopo Sam conosce una parte della famiglia di Jase, che la accolgono a braccia aperte. Gentilezza e ospitalità, tutto quello che non c'è nella sua casa. Imparerà i nomi di tutti i fratelli e sorelle di Jace, George, Patsy, Alice, Andy, Joel, Duff, Harry e i genitori. Una famiglia fuori dal comune, soprattutto per quanto riguarda le consuetudini e gli usi. I due protagonisti diventeranno amici, condividendo la propria vita sempre di più con l'altro, o meglio, Jase condivide con Sam, mentre lei cerca più o meno inconsapevolmente di tenere nascoste le sue interazioni con la famiglia Garrett.

I personaggi... Neanche a dirlo Jase è un ragazzo bellissimo, ma c'è molto di più sotto. Jase è il ragazzo bellissimo, ma buono come il pane, premuroso e dolce. Pensa prima agli altri e poi a se stesso. Ha il cuore d'oro ed è assolutamente perfetto. 
A Sam, nonostante le sue origini, non sono mai interessate le differenze tra "classi" delle loro famiglie. Vuole fare la cosa giusta e poi, quando c'è di mezzo l'amore, "al cuor non si comanda"... È dolce e aperta verso gli altri. E una persona buona, ma tutti fanno degli sbagli, ed è per questo che ero convinto che avrebbe ferito, se non proprio spezzato, il cuore di Jase e del lettore. 
Poi abbiamo la migliore amica di lei, Nan, che ho odiato dall’inizio alla fine. Praticamente è una stronza insicura menefreghista, ma Sam sembra non accorgersene. Il gemello di Nan, invece, Tim, nonostante i suoi numerosi problemi con alcol, droga e compagnia bella, è stato un personaggio secondo me fondamentale nella storia, perché ha svolto il ruolo dell’amico della protagonista come Nan non ha saputo fare. Non si sono messi a provare vestiti o farsi le unghie a vicenda, ma, nel momento del bisogno, ci sono sempre stati l’uno per l’altro, ovviamente solo come amici!
La numerosissima famiglia Garrett è stato lo sfondo delle mie scene preferite, quasi tutte almeno. Ogni figlio ha le sue caratteristiche e l’autrice è riuscita a dare a ognuno di loro un ruolo tutto sommato importate. Il mio preferito, subito dopo Jase, è George, il piccoletto che sa più cose della mia professoressa delle medie di scienze. Si dispera per un nonnulla e, altrettanto facilmente, si riesce a risollevargli l’umore. Le scene con George al centro sono le più divertenti, ma anche gli altri figli non si risparmiano. Alice è la sorella più grande, sta studiando medicina, ma l’atteggiamento è tutt’altro che da brava infermiera. È una dura e protettrice verso la sua famiglia. Joel, il maggiore dei figli, non appare quasi mai, al contrario di Andy, che, a causa di una crisi adolescenziale: è alle prese con il primo amore, ha già più episodi incentrati su di lei. E poi abbiamo gli animaletti di Jase, da Voldemort, il serpente a cui piacciono le scarpe, al gatto. Jase ovviamente è stato il mio personaggio preferito!

Le mie emozioni... Credo che questo romanzo mi abbia particolarmente colpito perché mi sono un po' immedesimata nella storia. 
Ci sono stati molti punti che mi hanno colpito. Una delle cose più importanti sono stati i pregiudizi verso questa famiglia così numerosa, anche se non credo che si facciano ancora questi ragionamenti dalle mie parti, non ho mai conosciuto una famiglia tanto larga. Uno, due figli sono la norma, già tre o quattro sono un caso eccezionale. A parte i figli però, mi ha fatto davvero sciogliere il cuore il rapporto tra la signora e il signor Garrett, anche alla loro età sempre innamorati, dolci, disponibili l’uno per l’altro. 
Questo romanzo è stato il culmine di un possibile idillio che faticherei a trovare nella vita reale, quando sempre più coppie finiscono col divorziare. 

Conteggi finali… Consiglio questo libro davvero a tutti. Mi ha fatto sorridere e diventare triste. Insomma, mi ha fatto emozionare! E c’è poco da fare quando capita! Sarei davvero curiosa di leggere un secondo capitolo che ci parla di nuovo di Jase e Sam, anche se la loro storia ha ormai raggiunto la fine (che sia lieta o meno ve lo lascio leggere), e ulteriori sconvolgimenti potrebbero sembrare una forzatura, ma in ogni caso ho già letto che il secondo capitolo parlerà di Tim… e chissà, forse c’entra anche Alice?
Credo proprio che sarà presto tra le mie mani!


Dal libro: Senza dire altro Jase si dirige verso le scale, e io, ammaliata come da un incantatore di serpenti, lo seguo di nuovo verso la sua stanza. In corridoio incontriamo Duff, con gli occhi sbarrati. Ha i capelli castani di famiglia, un po’ lunghi, e occhi verdi e rotondi. È più tarchiato di Jase e molto più basso.
«Voldemort è fuggito» annuncia.
«Porca miseria.» Jase sembra agitato, e non capisco perché, visto che l’ultimo Harry Potter è uscito da un pezzo. «L’hai tolto dalla gabbia?» Jase raggiunge con due lunghe falcate la porta di camera sua.
«Solo per un momento. Per vedere se stava per cambiare pelle.»
«Duff, lo sai che non si fa.» Jase è in ginocchio a guardare sotto il letto e il comò.
«Voldemort è…» chiedo a Duff.
«La serpe del grano di Jase. Il nome gliel’ho dato io.»
Devo fare appello a tutto il mio autocontrollo per non saltare sul comò. Jase sta frugando nell’armadio. «Gli piacciono le scarpe» spiega senza voltarsi.
Voldemort, il serpente feticista. Fantastico.


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