mercoledì 17 dicembre 2014

Recensione di Indimenticabile di Abbi Glines

Recensione

Titolo: Indimenticabile (#03 Rosemary Beach)

Autore: Abbi Glines

Anno: 2014

Genere: Young Adult

Editore: Mondadori

Pagine: 159

Prezzo: 14.90 - 4.99 €
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Trama di Indimenticabile: Rush è ancora più follemente innamorato di Blaire, da quando lei sta per diventare sua moglie e la madre di suo figlio. E il loro desiderio si fa sempre più incontenibile. Ma Nan, sorella di Rush e gelosissima di lui, sembra far di tutto per accentrare l'attenzione su di sé ed escludere la sua rivale. Blaire scopre, nel frattempo, un segreto a lungo celato e si sente forse pronta a perdonare suo padre. In questo momento della sua vita ha solo bisogno di famiglia, sicurezza, amore. Ma diventare adulti affievolisce la passione o la fa divampare più forte di prima? E dirsi "per sempre" basta a non perdersi?


Biografia di Abbi: Le piacerebbe passare i weekend su yacht di lusso, a sciare oppure a fare surf.E invece li passa sotto le coperte, con un Mac, e usa la sua fervida immaginazione nei romanzi che scrive. Per Mondadori ha pubblicato The Vincent Boys e The Vincent Brothers.


Il mio commento: Ho conosciuto l’autrice con i romanzi della saga “The Vincent Boys”, e il primo mi era piaciuto abbastanza. Il seguito invece, “The Vincent Brothers”, mi aveva lasciata un po’ perplessa, perché mi sembrava quasi una copia del primo, cambiando solo i personaggi e alcuni segreti scottanti che vengono rivelati o approfonditi. Per questa saga “Rosemary Beach” è successa la stessa cosa, solo in maniera molto più accentuata. Il primo l’ho amato davvero, era ricco di passionalità e di suspense, di momenti tragici e di momenti felici, una combinazione di frasi dette e non dette da non far staccare gli occhi dalle pagine. Il secondo invece mi ha decisamente deluso. L’ho trovato noioso, una storia buttata là e anche i personaggi non mi sono sembrati tanto credibili quanto lo erano stati nel primo libro. Ma, questa recensione, parlerà del terzo libro della saga, che a tratti mi è piaciuto e a tratti no.
Inutile che vi dica che se non avete letto i primi due libri qui ci saranno parecchi spoiler, giusto? Ma, come sempre, non ce ne saranno del libro che sto recensendo. 

La situazione… Blaire è incinta e nonostante le sue insicurezze e i mille “fallimenti” di Rush sembra che alla fine si sposeranno. La sorellastra di Rush, Nan, la pazza egoista che si aggira per il continente alla ricerca di qualcuno che la ami (il suo personaggio mi è sembrato veramente esagerato, molto più del solito, ma ne parlerò meglio più tardi), sta creando problemi a quello che ha appena scoperto essere il suo vero padre biologico, Kiro, un personaggio abbastanza singolare che fa parte della band del padre di Rush, Dean. Nan continua a presentarsi a casa di Kiro a fare scenate perché pretendere di conoscerlo, ma lui non ne vuole sapere. Dean chiede a Rush, l’unico che le vuole un minimo di bene, di intervenire e di farla ragionare. Rush e Blaire quindi si traferiscono per qualche tempo lì, e mentre Rush puntualmente insegue Nan dopo le sue scenate, Blaire rimane da sola insicura e soprattutto incinta. 

I personaggi… Blaire è una ragazza del sud, cresciuta lontana dal mondo dei soldi, al contrario di Rush. Era abituata a vivere con poco e quando la madre muore e non le rimane più niente, si mette alla ricerca del padre che da anni le ha abbandonate per un’altra famiglia. Per la prima volta incontra Rush che, come lascia intendere il suo nome, è proprio una scarica di pura energia <3. L’incontro è a dir poco teso, così come il loro rapporto all’inizio, poi però tra i due scocca la cosiddetta scintilla e iniziano una storia (di sesso). Blaire è buona, ma coraggiosa, anche se, a parer mio, tira fuori la pistola un po’ troppo spesso rispetto a una persona normale. Non smette mai di sorprendere e anche i suoi atteggiamenti da mamma chioccia non possono far altro che intenerire. Il suo personaggio mi è sempre piaciuto, soprattutto perché gioca il ruolo di una moderna Cenerentola. Rush, invece è il suo opposto. È abituato a fare quello che vuole quando vuole e come lo vuole. Il suo atteggiamento è distaccato e apparentemente insensibile, insomma, proprio un cattivo ragazzo. Però poi nell’innamorarsi di Blaire cambia terribilmente, perdendo tutti i tratti che lo rendono Rush. E questa è una della ragioni per cui i due libri mi sono piaciuti meno. Il riscoprire il suo lato dolce era sicuramente indicato, visto molte delle rivelazioni e anche al fatto che diventerà padre, però mi è sembrato completamente un altro personaggio. 
L’altro personaggio di cui voglio parlare invece assolutamente è Nan. Nan è una ragazza viziata che è cresciuta con tutto nella vita, tranne il padre. In un primo momento si pensava che il suo vero padre fosse quello di Blaire, e quindi Nan odiava Blaire perché le aveva “rubato” il padre, poi però si scopre che in realtà il suo vero padre è Kiro, un altro pazzo che, data la sua vita da “rockstar”, passa il tempo con ragazze sempre diverse e molto più giovani di lui. Nan, nonostante più di una volta le venga ripetuto che Kiro non può essere considerato un padre perché non vuole esserlo, puntualmente si precipita a casa sua per aggredirlo (verbalmente). Deve sbattere continuamente la testa contro un muro e nemmeno questo sembra convincerla. Oltre a questo suo non capire, mi ha lasciata spaziata la logica con cui pensa di instaurare un rapporto col padre. Andar lì a far scenate non mi sembra un granché, o forse potrebbe esserlo la prima e la seconda volta, ma non la centesima! Comunque Nan è viziata e pronta a tutto pur di ottenere ciò che vuole. Mente, aggredisce e fa la vittima, il tutto in un modo però che la fa sembrare troppo assurda come personaggio, poco credibile. E poi se la prende con chiunque le capiti a tiro, non importa chi sia, lei trova sempre una ragione per odiarlo.
Questi sono i tre personaggi che muovono la storia diciamo, ma ce ne sarebbero molti altri da riportare. 

Le mie emozioni… Allora, il romanzo per una prima parte non mi è piaciuto per due motivi: primo perché rispecchia il secondo libro, mi sembra banale e scontato, secondo per il personaggio di Rush (che cambia troppo e quindi un po’ cambia anche la storia) e quello di Nan (che rende non solo le sue vicende ma tutto quello che accade intorno a lei poco credibile). Poi invece un po’ migliora, anche se non quanto il primo. Ci sono state alcune scene che mi hanno molto emozionato, in particolare la canzone che Rush scrive per Blaire (durante la lettura la trovate in lingua inglese, ma mi sembra che alla fine ci sia la traduzione) e, cosa molto importante, è scaricabile da Itunes!!!! Se ci penso ho ancora i brividi. Su Youtube potete ascoltarla comunque. 

Conteggi finali… Il titolo mi è piaciuto particolarmente in inglese perché si intrecciava particolarmente alla canzone “Fallen Too Far”, però anche in italiano non mi è dispiaciuto troppo. 
Ho notato anche la completa assenza di descrizioni fisiche dei personaggi (ok che ormai li conosciamo dopo due romanzi, però qualche accenno agli addominali di Rush o ai capelli di Blaire ci stava).
La saga è conclusa, mentre io continuo a riascoltare la canzone! 
In America è uscito il primo romanzo dal punto di vista di Rush (e se non uscirà in Italia a breve penso proprio che inizierò l’anno nuovo traducendo qualche capitolo (forse anche più di qualche) per il blog!) che sono davvero ansiosa di leggere.


Dal libro
- È stupenda, indimenticabile - disse, premuta contro il mio petto.
- Non indimenticabile quanto te - replicai, tenendomela stretta.
Lei fece un risolino. - Non sapevo fossi capace di una cosa del genere - disse, staccandosi per guardarmi.
- Sono pieno di sorprese eccitanti di ogni genere - le assicurai, e le feci l’occhiolino.


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