Recensione
Titolo: Dieci piccoli respiri (#01 Ten tiny breaths)Autore: K.A. Tucker
Anno: 2014
Genere: Romance
Editore: Newton Compton
Pagine: 315
Prezzo: 9.90 - 4.99 €
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Trama di Dieci piccoli respiri: Kacey Clearly ha solo vent'anni quando la sua vita è andata in pezzi. Un terribile incidente automobilistico le ha portato via i suoi genitori, il suo fidanzato e la sua migliore amica. Ora, dopo quattro anni trascorsi a casa degli zii nel Michigan, Kacey decide di fuggire via per sempre. Una notte lei e sua sorella Levie prendono un autobus per Miami e lì, nonostante le difficoltà economiche, possono finalmente ricominciare a progettare una nuova vita. Kacey però non è ancora pronta a lasciarsi alle spalle il passato e stringere nuove amicizie, neppure se a chiederglielo è l'affascinante vicino, Trent Emerson, un enigmatico ragazzo dagli ipnotici occhi blu. Eppure Trent è deciso a far breccia nel suo cuore, e presto Kacey dovrà smettere di stare chiusa a riccio e arrendersi al suo amore...
Biografia di Kathleen: Nata in una piccola città di Ontario. Ha pubblicato il suo primo libro all'età di sei anni con l'aiuto del bibliotecario della sua scuola elementare e una scatola di pastelli. Lei è una lettrice vorace e assolutamente non una snob in fatto di genere, infatti ama di tutto, da puro fantasy a romanzi per ragazze. Al momento abita in una pittoresca cittadina di Toronto con suo marito, due bellissima bambine e una spossante nidiata di creature a quattro zampe.
Il mio commento: Mi ero ripromessa di leggere questo libro, perché ho trovato una recensione davvero buona che indicava questo libro come imperdibile su un altro blog letterario. Il libro mi è piaciuto abbastanza, anche se alcune volte non così tanto.
La situazione… Kacey un anno prima ha perso i genitori, la migliore amica e il ragazzo per colpa di un ubriaco al volante. Lei stessa è rimasta ferita nell’incidente e ha dovuto affrontare molta fisioterapia per riprendere il controllo del suo corpo. Un altro discorso è però la sua mente, che, per affrontare il lutto, cade in una spirale di sesso e alcol. Si trasferisce insieme alla sorella più piccola, Livie, dagli zii. Lo zio sperpera tutta l’eredità delle ragazze e quando si presenta una notte in camera di Livie, Kacey decide che è il momento di andarsene. Livie e Kacey preparano due valigie e si mettono in viaggio verso Miami. La storia del libro comincia proprio qui, con le due sorelle che scendono dall’autobus e cominciano la loro nuova vita, dove nessuno sa cosa è successo loro. Si trasferiscono in un appartamentino economico, che, sorpresa sorpresa, è diverso dalle foto dell’annuncio. Ma le due non si fanno scoraggiare. Conoscono i loro due vicini. Da una parte hanno una ragazza madre, Storm e la figlia Mia. Anche se Kacey è restia a conoscere nuove persone, per il bene della sorella cerca di trattenersi e di comportarsi come si deve. Dall’altra parte invece, abbiamo Trent, un super figo che si è trasferito lì il loro stesso giorno.
I personaggi… Kacey è una dura, sin dall’incidente. Ha dei problemi, come il fatto che non riesce a stringere la mano alle persone, perché le ricorda troppo la mano morta del suo ragazzo che stringeva nella macchina prima di essere salvata. Per sua sorella però aveva fermato l’alcol e il sesso occasionale. Sa di essere a pezzi, ma l’unica cosa che le interessa è il bene della sorella. Livie è una ragazza solare, buona che si preoccupa sempre del prossimo. Appena incontra Mia se ne innamora, e il sentimento è reciproco. Storm, infatti, non potendosi sempre occupare della piccolina, la lascerà a Livie, che se ne occupa molto più che volentieri. Le due sorelle sono quasi opposte, ma si vogliono un bene dell’anima, visto che sono l’unica famiglia che è rimasta loro. Storm è tosta, ha due tette enormi rifatte e una lunga coda di cavallo bionda, o almeno così è la prima impressione di Kacey. Ma quando si lascia andare scopre che Storm è una ragazza fantastica, sempre sorridente con la battuta facile. Le due si aiuteranno moltissimo, formando una nuova famiglia tutti insieme.
Trent è il vicino di casa troppo sexy, che ha chiaramente un debole per la bellissima Kacey, ma per un bel primo pezzo del libro non lo si conosce tanto. Kacey lo nota fin da subito e ne rimane affascinata, anche se era da tempo che non provava attrazione a quel livello per un ragazzo.
Le mie emozioni… Il mio umore è stato altalenante durante la lettura, nel senso che a periodi mi piaceva di più mentre altri mi faceva storcere il naso. La cosa che mi ha davvero stupita però è l’inaspettato colpo di scena. Ovvero, di solito mi vanto sempre di riuscire a capire più o meno cosa c’è sotto determinati personaggi/cose e, anche se non sempre ci azzecco, ci vado piuttosto vicina. Ovvio che anche se ho una certa idea vengo molto spesso stupita per come l’autore riesce a inserire quel colpo di scena. Beh qui, mi ha totalmente presa alla sprovvista! Sapevo che Trent nascondeva qualcosa, lo dice lui stesso che non è pronto a raccontare il suo passato, ma quando poi scopriamo cosa c’è sotto? Io sono rimasta paralizzata per un minuto buono, non me l’aspettavo nella maniera più assoluta. E diciamo che questo è stato il picco di maggior “gradimento” del libro.
Per quanto riguarda la copertina, invece, è stata la ragione per cui ho ritardato così tanto la lettura. Non mi ispirava moltissimo, e ora che ho letto il romanzo, posso dire anche che non lo rappresenta così bene. La protagonista ha gli incubi dove annega, mentre la modella in copertina è totalmente pacifica sotto acqua. Secondo me avrebbero invece dovuto scegliere qualcosa di diverso (come per esempio la copertina originale del romanzo, che si sposa perfettamente).
Conteggi finali… In sostanza mi è piaciuto molto. Ho trovato lo stile dell’autrice davvero sciolto e scorrevole. Il secondo libro avrà come protagonista la piccola innocente Livie e purtroppo la cosa non mi attira molto come fa la tosta, grande Kacey. Ma chissà. Magari mi piacerà più del primo!
Invece, una coda di cavallo biondo grano ondeggia avanti e indietro fuori dalla porta. «Non ci credo», sbuffo, armeggiando con la maniglia.
Fuori c’è Barbie. Non è uno scherzo. Un’autentica bionda esplosiva di un metro e settantacinque, palestrata, con le labbra carnose e giganteschi occhi pervinca. Mi ritrovo senza parole mentre osservo i suoi minuscoli shorts di cotone e il modo in cui il logo di Playboy si tende sul davanti della canotta. Quelle non sono vere. Sono grandi quanto mongolfiere.
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