sabato 29 agosto 2015

Recensione di Amami per un'estate di Katie Cotugno

Recensione
Titolo: Amami per un'estate

Autore: Katie Cotugno

Anno: 2015

Genere: Romance

Editore: Sperling & Kupfer

Pagine: 289

Prezzo: 17.90 - 9.99 €
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Trama di Amami per un'estate: Molly Barlow ha fatto uno sbaglio, e il suo nome è Gabe. Pur di allontanarsene, Molly ha lasciato la sua città, Star Lake, e ha detto addio al suo mondo. Ma non poteva stare via per sempre. E quando, dopo aver passato l'ultimo anno di scuola lontano da casa, torna per l'estate, è evidente che nessuno ha dimenticato quello che è successo. Il comitato di benvenuto non lascia speranze: la sera stessa del suo rientro, Molly viene accolta da un lancio di uova contro casa, la sua migliore amica non vuole avere nulla a che fare con lei, e i suoi amici la evitano. Senza contare Julia Donnelly, la sorella dei due ragazzi a cui Molly ha spezzato il cuore. Con lei... è guerra aperta. Molly vorrebbe scomparire. Per fortuna mancano solo 99 giorni alla sua partenza per il college. Allora sì che potrà gettarsi il passato alle spalle e ricominciare davvero tutto daccapo. Le cose però non sono mai semplici e, nonostante Molly faccia del suo meglio per nascondersi, Star Lake è troppo piccola per pensare di passarvi inosservata, o per non imbattersi ancora nei fratelli Donnelly. 99 giorni. Solo 99 giorni per affrontare le conseguenze delle proprie azioni, correggere gli errori e scoprire sulla propria pelle che ci sono dolori difficili da superare e scelte impossibili da fare.


Biografia di Katie: Katie Cotugno vive a Boston. Autrice di racconti pubblicati su importanti riviste letterarie, è stata candidata al prestigioso Pushcart Prize. Il suo romanzo d'esordio, Lo sbaglio più bello della mia vita(Sperling & Kupfer, 2014), è stato acclamato dalla critica. Nel 2015 viene pubblicato il suo secondo romanzo, Amami per un'estate.


Il mio commentoMi aspettavo qualcosa di diverso da questo libro. Inizialmente l’ho conosciuto perché avrei voluto tradurre qualche capitolo per il blog, visto che era piuttosto alto in classifica, ma poi ho scoperto che sarebbe uscito a breve e quindi ho rinunciato e ho aspettato la versione italiana. Sinceramente ora penso: "per fortuna", perché, anche se il libro è ben scritto e tutto, non è che sia tutto questo granché. Come ho detto prima, me lo aspettavo diverso.

La situazione… Molly è appena tornata nella sua città dopo la fuga trafelata di un anno prima e deve sopravviverci solo per altri 99 giorni, dopodiché può anche lasciarsi tutto alle spalle. 99 giorni che si aspetta di passare rinchiusa in casa, visto lo scandalo che si è lasciata alle spalle e come l’ha presa la gente. Molly praticamente era una Donnelly, o almeno è quello che le sembrava finché non ha rovinato tutto. I Donnelly sono tre: Julia (quella che era la sua migliore amica), Patrick (la sua dolce metà in tutto e per tutto) e Gabe (il fratello maggiore dei gemelli con il quale ha rovinato tutto). Molly è sempre stata attaccata a Patrick e da quando si sono messi insieme non c’erano più dubbi sul loro futuro, sarebbero stati insieme per sempre. Ma crescendo, si accorge che non tutto è rosa e fiori e soprattutto nemmeno il suo rapporto con Patrick è indistruttibile. Cominciano a litigare e la loro bolla perfetta si incrina lentamente. Finché non arriva il fatidico giorno in cui Patrick, esasperato, la lascia. Molly è come un fantasma, con il cuore spezzato e quando scende e trova Gabe, i due cominciano a parlare. Sono in casa da soli e Molly ci va a letto. Dopo qualche giorno, Patrick e Molly ritornano insieme, dopo che lei lo supplica, completamente pentita di quello che ha fatto, ma tiene il segreto per un anno, fino a quando sua madre non pubblica il libro con tutta la sua storia. Emily Green è il suo alter ego e tutti lo vengono a sapere da quelle pagine, Patrick compreso. Per Molly si scatena l’inferno, cominciano gli insulti, gli scherzi, insomma la sua vita è rovinata. Quindi fa le valigie e si trasferisce in Arizona dove studierà l’ultimo anno delle superiori. Ce la farà a sopravvivere per 99 giorni in quella città quando tutti sembrano non voler dimenticare quello che è successo?

I personaggi… Molly è pazza (almeno secondo la definizione di Einstein quando dice che “Follia è fare sempre la stessa cosa aspettandosi risultati diversi”), perché per tutto il libro non fa altro che fare quello che ha già fatto, ma in qualche modo non si rende conto che otterrà sempre la stessa cosa e a rimetterci sarà solo lei. All’inizio mi era simpatica come protagonista, veniva presa di mira e reagiva al meglio delle sue possibilità, ma poi questo meglio è stato solo subire passivamente, senza ribellarsi mai. Mi è anche sembrata un po’ esagerata la cosa che tutte le ragazze le vogliano male, che tutti ne parlino alle spalle e la offendano anche dopo un anno, voglio dire, la gente dopo un po’ non se ne fa una ragione? Senza contare che non è stato uno scandalo da tv nazionale, ha tradito il suo ragazzo con il fratello (cosa che io penso sia imperdonabile), ma eccetto i Donnelly chi altro ha veramente motivo di arrabbiarsi? 
Patrick all’inizio era stato dipinto come il ragazzo perfetto, la vittima della situazione (e lo è), però in realtà anche lui ci mette del suo, nel corso del romanzo mostra un lato cattivo e amaro di sé che non mi aspettavo. Julia invece dall’inizio alla fine si è comportata da stronza, anche se alcune volte ha esagerato un po’, però non ho capito bene come facessero a essere tanto amiche prima visto che Molly la dipinge sempre come una stronza. Gabe invece mi ha sorpreso. All'inizio viene dipinto come quello che è super popolare e irraggiungibile, quando invece è un ragazzo molto dolce e alla mano, l'unico che tratta Molly come un'amica. Imogen è un’altra sua migliore amica, forse l’unica che veramente può considerarsi amica, che però offende e ferisce tremendamente quando se ne va senza dare conto a nessuno, nemmeno a lei. 

Le mie emozioni… Inizialmente, l'idea che mi ero fatta della storia mi sembrava molto avvincente e ricca di possibilità, ma il libro è stata una grande voglia di quel qualcosa che non è arrivato. È un romance ma non proprio romance con finale da favola, semplicemente la storia di Molly che attraversa una fase della sua vita dove la sfera amorosa è un po’ un casino. Non mi sembra ci sia un seguito, ma forse sarebbe stato proprio il libro da lieto fine romantico. 
Tutto sommato però non è stata una lettura traumatica, anzi. L’ho letto molto velocemente e, eccetto l’assenza del romanticismo, mi è piaciuto. 

Conteggi finali… Sono ben quattro mesi che mi si è rotto il tablet e l’altro ieri finalmente sono riuscita a comprarmene uno! Non avete idea che tortura è stata leggere i libri per la challenge sul computer fisso e poter finalmente leggere distesa a letto o a testa in giù sul divano non mi sembrava vero. Quindi libri a manetta da oggi in poi! Sperando però che mi capitano delle lettura più fortunate.


Dal libro: «Sei tornata?» domanda incredulo. Un largo, spontaneo sorriso illumina il suo volto abbronzato. Indossa un paio di logori pantaloni kaki, occhiali da aviatore e la maglietta con il logo della Notre Dame University. E, soprattutto, sembra felice di vedermi. 
Non riesco a trattenermi: scoppio in lacrime. 
Gabe non batte ciglio. «Ehi, ehi», esclama con affetto, poi mi stringe fra le braccia. Odora di sapone di Marsiglia e di indumenti stesi al sole ad asciugare. «Perché piangi, Molly Barlow?»
«Non sto piangendo», protesto, anche se gli ho lasciato un’evidente traccia di moccio sulla maglietta. Mi scosto e mi asciugo gli occhi, scuotendo contemporaneamente la testa. «Oh, cielo. Scusa, è piuttosto imbarazzante. Ma non sto piangendo. Comunque… ciao!» 
Gabe continua a sorridere, per quanto sembri un po’ sorpreso. «Ehi», ripete, asciugandomi la guancia con il palmo della mano. «Allora bentornata. Come stai? Vedo che rientrare nell’atmosfera accogliente di Star Lake ti riempie di gioia.»
«Be’…» Tiro su con il naso e mi ridò un contegno, più o meno. Non mi ero resa conto di avere così bisogno di un volto amico. È ridicolo. O meglio, me n’ero resa conto, ma non credevo che sarei crollata in questo modo vedendone uno. «Una vera gioia.»


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