giovedì 6 agosto 2015

Recensione di Regina rossa di Victoria Aveyard

Recensione
Titolo: Regina rossa (#01 Red Queen)

Autore: Victoria Aveyard

Anno: 2015

Genere: Fantasy

Editore: Mondadori

Pagine: 430

Prezzo: 19.00 - 6.99 €
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Trama di Regina rossa: Il mondo di Mare Barrow è diviso dal colore del sangue: rosso o argento. Mare e la sua famiglia sono Rossi, povera gente, destinata a vivere di stenti e costretta ai lavori più umili al servizio degli Argentei, valorosi guerrieri dai poteri sovrannaturali che li rendono simili a divinità. Mare ha diciassette anni e ha già perso qualsiasi fiducia nel futuro. Finché un giorno si ritrova a Palazzo e, proprio davanti alla famiglia reale al completo, scopre di avere un potere straordinario che nessun Argenteo ha mai posseduto. Eppure il suo sangue è rosso... Mare rappresenta un'eccezione destinata a mettere in discussione l'intero sistema sociale. Il Re per evitare che trapeli la notizia la costringe a fingersi una principessa Argentea promettendola in sposa a uno dei suoi figli. Mentre Mare è sempre più risucchiata nelle dinamiche di Palazzo, decide di giocarsi tutto per aiutare la Guardia Scarlatta, il capo dei ribelli Rossi. Questo dà inizio a una danza mortale che mette un nobile contro l'altro e Mare contro il suo cuore. "Regina Rossa" apre una nuova serie fantasy dove la lealtà e il desiderio rischiano di esseri fatali e l'unica mossa certa è il tradimento.



Biografia di Victoria: Nata e cresciuta a East Longmeadow, in Massachussets, una piccola cittadina conosciuta solo per la peggiore rotatoria degli USA. Si trasferisce a Los Angeles per prendere una laurea in sceneggiatura alla University of Southern California. Attualmente è un'autrice e una sceneggiatrice, che usa la sua carriera come scusa per leggere fin troppi libri e guardare fin troppi film. 
Si laurea nel 2012, ottiene un contratto per i tre libri della serie "Regina rossa". I diritti del film sono stati acquistati dalla Universal Pictures. 
Fanatica di film e i suoi preferiti sono la trilogia de "Il signore degli anelli", Jurassic Park (l'ha visto all'età di tre anni), Star Wars e Independence Day, dice che l'espirazione del suo libro viene da X-men.



Il mio commento: Sinceramente, mi aspettavo di meglio. Ero partita con una buona impressione, che però poi è scemata durante la lettura. Fare le recensioni negative è sempre un dispiacere, perché capisco come ci si possa sentire quando un lavoro su cui hai messo l’anima viene respinto, però è anche giusto riuscire a capire cosa si sbaglia e magari riuscire a rimediare. Ovviamente per i libri, come per molte altre cose, è impossibile accontentare tutti e qualcosa può piacere a qualcuno e non piacere a qualcun altro.

La situazione… La popolazione mondiale si divide in due razze: i rossi, che sono gli esseri inferiori, senza alcun diritto, praticamente schiavi, e gli argentei, delle creature potentissime dotate dei più diversi poteri. Mare è una rossa e in quanto tale, è destinata a una vita di miseria nel migliore dei casi, se appunto non la uccide prima la guerra. È una ladra molto scaltra, che fa quello che può per aiutare la sua famiglia, borseggiando qua e là. Tutto sembra destinato a non cambiare mai, finché, una sera, il suo migliore amico Kilorn, le dice che anche lui partirà per la guerra. Praticamente è una sentenza di morte, per lui che, da un giorno all’altro, si ritrova senza più un futuro. Per evitare la guerra infatti, i rossi possono diventare apprendisti, così come Kilorn aveva fatto, per diventare pescatore, ma poi il suo maestro morì e lui si ritrova senza possibilità di scelta. Mare ne rimane sconvolta, così come pure la sorella Gisa, la sorella minore di Mare, la ragazza dolce e diligente, che ha una cotta per lui. Mare si mette in testa che sia lei che Kilorn eviteranno la guerra, ma il prezzo è molto alto e cercando di raggiungerlo succede un disastro. Mare si sente in colpa per aver deluso tutti, e in particolare Gisa, che ormai non potrà più lavorare. Oppressa dai sensi di colpa, passa la sera a borseggiare i clienti di una locanda, finché uno di questi non la coglie in fragrante. A farlo è Cal, un giovane incredibilmente bello, che però non la denuncia, anzi, le regala un sacco di soldi, con la promessa di accompagnarla a casa, così che Mare non borseggi nessun altro. Il giorno dopo Mare viene convocata a palazzo e tutti sono convinti che sia per una sentenza, che sia qualcosa di grave, quando in realtà le viene offerto un lavoro. Improvvisamente tutta la sua vita si capovolge ulteriormente, catapultandola in mezzo agli argentei che è costretta a servire, e non degli argentei comuni, ma bensì la famiglia reale. Sembra quasi che si accenda una speranza per lei, che non deve più rischiare la vita e può assicurarsi un futuro. Però, ennesimo colpo di scena, Mare viene accidentalmente sbalzata su uno scudo elettrificato. Il colpo avrebbe dovuto ucciderla, ma invece Mare sopravvive, e non solo, perché lei assorbe tutta quell’energia e la fa sua. Lei è una rossa, ma ha dei poteri. Tutto sta cambiando o solo ora questo tutto riesce finalmente a emergere. Da quel momento tutto per lei cambia, essendo costretta dalla regina a vivere una vita di menzogne. 

I personaggi… Mare è cresciuta nell’ingiustizia che il suo sangue le ha riservato, in mezzo alla povertà e ai soprusi che è costretta ad assistere tutti i giorni. Non è certo strano che sia diventata una ladruncola, se tutto quello che il sistema può riservarle è la morte. Quello che però mi lascia perplesso di lei, è il suo atteggiamento. Fin dall’inizio mi aspettavo una protagonista elettrizzante, pronta a far fuoco e fiamme, combattendo e servendo la giustizia. Quello che però ho trovato mi è sembrato più una ragazzina che agisce senza pensare, ma non per istinto, più per pensieri casuali. Dice di credere in determinati valori, di combattere per una nobile causa, ma secondo me segue semplicemente quello che la gente la spinge a fare, senza farsi due domande su cosa sia realmente giusto e soprattutto dimenticandosi di quella che dovrebbe essere la sua arma vincente: un minimo di istinto morale. Accetta o rifiuta quello che le si presenta davanti in base a chi glielo propone e a come glielo propongono. Ma soprattutto secondo me la poveretta non riesce proprio a capire il tipo di persona che si trova davanti, parlando appunto di istinto, non riesce a valutare il carattere delle persone; cosa che può capitare verso qualche personaggio che con un colpo di scena ribalta la situazione, ma non per tutti. Cal è l’erede al trono, nonché argenteo, anche se Mare, trovandolo fuori dalla locanda del villaggio rosso, presume che sia un rosso. Cal è uno dei tanti personaggi che, attraverso i pensieri di Mare, cambia carattere in continuazione, perché non sa decidersi se è buono o cattivo. Ci sono molti indizi che confermano entrambe le versioni, ma leggendo con un minimo di spirito critico si capisce benissimo l’anima di ognuno. Maven è il fratellastro di Cal, nonché futuro sposo di Mare, grazie alle macchinazioni della regina. 

Le mie emozioni… Questo libro mi ha lasciato la stessa impressione che mi lasciato “The Selection”, nel senso che l’inizio mi ero piaciuto tantissimo, però poi, quando la protagonista arriva a palazzo tutto comincia a sgretolarsi e quello che si prospettava un grande libro, per me diventa un susseguirsi di sconcertazione, delusione o noia (non necessariamente in quest’ordine). In entrambi non mi è proprio andato giù l’atteggiamento della protagonista, che, a mio parere, si comporta l’opposto di quello che dovrebbe. Se ci fosse stata una Mare più ribelle, più che pensa con la sua testa, sono sicura che avrei adorato questo libro, però inutile piangere sul latte versato, no? 

Conteggi finali… Anche se è stata una lettura un po’ amara non è stata così drammatica da impedirmi una lettura scorrevole. Lo stile dell'autrice mi è piaciuto, resto quindi un peccato questa delusione nei confronti della protagonista.  
Questa era la sesta tappa della Summer Reading Challenge, uno degli ultimi libri acquistati. 


Dal libro: «Non posso» riesco a farfugliare, consapevole che il mio sguardo dica ben altro. Sento sempre le lacrime di rabbia e rimpianto che vogliono uscire, ma ho giurato di non versarle.
A quanto pare, però, la prospettiva della guerra ha reso Cal audace e avventato, come mai prima d’ora. Mi prende per mano e mi tira a sé. Sta tradendo il suo unico fratello. Io sto tradendo la mia causa, Maven e me stessa, ma non voglio fermarmi.
Chiunque può tradire chiunque.


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