giovedì 29 maggio 2014

Recensione di Across the universe di Beth Revis

Recensione
Titolo: Across the universe (#01 Across the Universe)

Autore: Beth Revis

Anno: 2012

Genere: Fantascienza

Editore: Piemme Freeway

Pagine: 414

Prezzo: 17.00 - 6.99 €
Formati:

Disponibile su:               


Trama di Across the universe: Amy è una passeggera ibernata sulla navicella spaziale Godspeed. Ha lasciato il suo ragazzo e gli amici sulla Terra ed è partita con i genitori: si risveglieranno dopo trecento anni su un nuovo pianeta da colonizzare, Centauri. Ma qualcosa è andato storto: qualcuno ha cercato di ucciderla, risvegliandola dal suo sonno protetto. E così Amy si ritrova a dover passare senza la sua famiglia ancora cinquant’anni sull’enorme navicella spaziale, in balia di sconosciuti tra cui si nasconde un assassino che vuole scongelare tutti gli scienziati a bordo, compresi i suoi genitori. L’unico che sembra dalla sua parte è Elder, un ragazzo che presto diventerà il capo della navicella spaziale, e che per quanto sia potentemente attratto dalla sua singolare bellezza, cerca di proteggerla dal resto della comunità e dallo strapotere di Eldest, il capo. Ma Amy può davvero fidarsi di Elder? E quello che prova per lui la aiuterà, o sarà solo un ostacolo alla sua sopravvivenza sulla Godspeed?


Biografia di Beth: Nasce nel Nord Carolina e il suo autore preferito è C.S. Lewis. Spesso, durante le lezioni, preferiva scrivere storie brevi piuttosto che prendere appunti. La cosa si è protratta anche al college, solo che le storie brevi sono diventate racconti. Ha fatto l’insegnate pensando che fosse un buon modo per pagare le bollette prima di ottenere un contratto per un libro (ha scritto dieci manoscritti che giacciono sotto il suo letto, non pubblicati), ha invece scoperto poi che non solo le piace insegnare, ma lo ama. Ha riflettuto molto prima di abbandonare quella carriera per dedicarsi completamente alla scrittura. 
Oltre alla scrittura, ama viaggiare. La sua città straniera preferita è Londra (dove ha frequentato l’Università di Londra), ma Malta avrà sempre un posto nel suo cuore perché è stata la sua prima nazione straniera visitata. Prima di morire vuole vedere Gerusalemme, la Grande Muraglia cinese e le Piramidi di Giza. 
Vive nel Nord Carolina con il marito e il cane, uno dei quali è il suo migliore amico e l’altro è il suo secondo migliore amico.


Il mio commento: Se dovessi descrivere questo libro con una parola direi banale. Intendiamoci non è male, ma non è decisamente un libro che consiglierei di leggere.

La situazione... La trama è piuttosto scontata, non ci sono colpi di scena (o almeno non per me, perché tutti gli eventi che dovrebbero essere scioccanti sono piuttosto scontati). Questa navicella (Godspeed) che parte con un carico di ibernati verso un pianeta sconosciuto... Perché? La Terra sta andando in malora ok, però qual è il piano a lungo termine per tutte le persone rimaste a casa? Come hanno trovato questo pianeta a 300 anni di distanza? Come è possibile che questa nave parta e poi chi s'è visto s'è visto? Capisco che è a 300 anni di distanza sto pianeta però ai poveri disgraziati rimasti a morire sulla Terra non interessava sapere se il futuro punto di domanda (chiamarlo pianeta è un po' spararla grossa) sarà abitabile oppure un totale fallimento? Una possibilità anche per loro non c'è proprio?
Dal punto di vista scientifico mi ha lasciato un po' perplessa... Tralasciando la disgustosa scena iniziale dell'ibernazione di Amy e dei suoi genitori (giuro che ho dovuto smettere di leggere! E sì che non sono una che si impressiona facilmente, con tutto quello che guardo!!), i vari livelli (che poi sono tre? Alimentatori, Naviganti e Custodi?) che non ho ancora capito, la struttura della nave, il comportamento delle persone, la stagione (?!?!)... Non so, non mi hanno proprio convinto. L'unico a sapere tutto tutto è l'Eldest? E se gli succede qualcosa? Tutta la nave va in malora? Poi si sa pochissimo di tutto in generale... e sì che sono ben 414 pagine di libro!
E ovviamente poi c'è tutto quello che succede dal risveglio di Amy... Eh?

I personaggi... I personaggi mi sono sembrati un po' vuoti. Di Amy per esempio non si sa nulla, eccetto il suo aspetto fisico, che aveva un ragazzo di nome Jason e che le piace correre... Cioè ha sedici anni, non ha avuto una vita prima di essere congelata? O anche i suoi sentimenti? Non si capisce nemmeno lei, come potrei capirla io?
Elder lo stesso... Eccetto "l'istruzione" che fa un po' pena (perché, di nuovo, su 414 pagine, Eldest non gli spiega una pippa), e il periodo in mezzo ai matti, non si sa altro di lui... Il velo di mistero che ricopre la sua carica (non si può sapere chi sono i suoi genitori, non ha un vero nome, i rapporti con l'Eldest e il resto della nave, come farà a imparare le cose oppure se vuole arrangiarsi l'attuale Eldest a far tutto finché non ci lascia le penne per la vecchiaia...) non fanno altro che rendere ancora più ovvia la soluzione finale (io me la sono vista arrivare da quando ho "capito" le prime cose su come funziona la nave)... Magari è solo un problema mio, però...
Per gli altri personaggi vale la stessa cosa... Doc, Harley, Orion... Niente, saranno tutti superflui?

Le mie emozioni... Come ho detto all'inizio è stata una lettura banale, quindi (beh, ovviamente l'inizio che mi sono davvero sentita male, stavo per far vedere a mezzo autobus la mia colazione, e per la perfetta descrizione dei processi meccanici e delle sensazioni l'autrice meriterebbe un applauso) mi sono abbastanza annoiata a leggerlo. Quasi speravo che finisse prima possibile (c'è la mia gatta che mi guarda male perché sto brontolando per trovare le parole giuste! Povera che deve sempre sentirmi andare via di testa. E poi io mi chiedo perché non è normale). 

Conteggi finali... La trama però prometteva bene. Genere fantascientifico ((prima parentesi: per il web ho letto che alcuni lo classificano come distopico?) seconda parentesi: qui riprendo il commento che ho scritto in... Ah sì, "Energie della galassia": di solito faccio un po' la difficile, perché ho un rapporto di amore/odio con il genere della fantascienza), sta benedetta nave che promette di arrivare in un nuovo mondo... Ovviamente i vari problemi a bordo per non lasciare la storia piatta... E i "colpi di scena"... 
Concludendo, prima che mi perdo di nuovo, la recensione è piuttosto triste e negativa, però non l'ho proprio odiato come altri libri, quindi... sono curiosa di vedere se il secondo capitolo migliora un po'... Quindi, vedremo, appena avrò un momento morto di lettura.


Dal libro: Sono silenziosa come la morte.
Provate questo: andate in camera vostra. La vostra bella, calda, sicura cameretta che non è una bara di vetro in una cella dell’obitorio. Sdraiatevi sul vostro letto che non è fatto di ghiaccio. Mettetevi le dita nelle orecchie. Le sentite? Sentite le pulsazioni della vita che partono dal vostro cuore, il lento dentro e fuori dei polmoni? Anche quando state in silenzio, anche quando bloccate tutto il rumore, il vostro corpo è comunque una cacofonia di suoni. Il mio no. È il silenzio che mi fa impazzire. Il silenzio che mi porta gli incubi.


2 commenti:

  1. Devo fare la rompi scatole collega:) A me è piaciuto molto. Sarà che a me basta poco per farmi felice???

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