giovedì 12 giugno 2014

Recensione di Come lacrime nella pioggia di Sofia Domino

Recensione 
Titolo: Come lacrime nella pioggia

Autore: Sofia Domino (http://sofiadominolibri.blogspot.it/)

Anno: 19 maggio 2014

Genere: Narrativa

Pagine: 281

Prezzo: GRATUITO
Formati:  

Chiedere a: sofiaromanzo@yahoo.it
(Firmate la petizione QUI per combattere contro i soprusi sulle donne indiane!)



Trama di Come lacrime nella pioggia: A ventidue anni Sarah Peterson è una comune ragazza di New York, appassionata di fotografia e di viaggi.
A quindici anni Asha Sengupta è una giovane ragazza indiana, venduta come sposa da suo padre.
D'improvviso il presente di Sarah s'intreccia con quello di Asha. L'amicizia tra due ragazze, diverse ma uguali, spiccherà il volo. Non solo Sarah si ritrova, con il suo fidanzato, a vivere per lunghi periodi in un villaggio remoto dell'India, ma scoprirà che cosa si nasconde in un Paese magico e allo stesso tempo terrorizzante.
Asha farà di tutto per lottare per i suoi sogni, per avere dei diritti paritari a quelli degli uomini e per continuare a studiare, perché non vuole sposarsi così giovane, e non vuole sposare chi non ama. Sarah si schiererà dalla sua parte, ma nel suo secondo viaggio in India scoprirà che Asha è scomparsa.
Liberarla dalla trappola in cui è caduta, per Sarah diventerà un'ossessione.
Un romanzo che fa luce su una verità dei giorni nostri, una storia di violenze, di corruzioni, di diritti negati. Una storia sull'amicizia.
Una storia in grado di aprire gli occhi sull'India, il Paese peggiore in cui nascere donna.


Biografia di Sofia: Nasce nel 1987 e sin da quando è piccola le piace scrivere temi e racconti. Adesso la scrittura è la sua passione principale. Oltre a scrivere adora leggere e sognare. Inoltre, viaggia non appena può. "Quando dal cielo cadevano le stelle" è il suo romanzo d'esordio, mentre "Come lacrime nella pioggia" è il suo secondo romanzo.


Il mio commento: Ho appena concluso questo romanzo dopo un bel po’ di ore di lavoro (inutile dire che non sono esausta, di più!), ma ci tenevo a sapere come finiva.

La situazione... Sarah è fidanzata con Abhai, un indiano “americanizzato”, che ricorda poco o niente della sua patria natale. I due partono per un viaggio verso il villaggio, dove Abhai è nato. Una volta arrivati, attraverso gli occhi si Sarah, vediamo come vivono in India e come è difficile per un turista ambientarsi. Diciamo che Sarah non si abitua proprio. Lei capisce che le cose lì vanno male e vuole cambiare il destino degli abitanti del villaggio, in particolare delle donne, che lì non contano niente…

«Troppe donne in India non hanno una vita, non hanno dei diritti… non hanno niente.»

Sarah conosce Asha, che vive a Kailashpur, il villaggio dove Abhai è nato, e ci si affeziona. Le unisce il desiderio per la giustizia, la voglia di lottare. Suo padre vuole costringerla a un matrimonio combinato, ma quando anche Sarah decide di opporsi, le due si ritroveranno a lottare, non solo per la giustizia, ma anche per la propria vita. 
Il romanzo è suddiviso in tre parti. Nella prima e nell’ultima la voce narrante è Sarah. Dapprima scopre un mondo per lei completamente nuovo. È il suo primo viaggio in India e scopre anche il suo lato combattivo. Nell’ultima parte invece Sarah è alle prese con il suo secondo viaggio, a un anno di differenza dal primo. Qui Sarah ha già qualche idea su come funzionano le cose e su come si comportano le persone (gli uomini, appoggiati dal governo corrotto) veramente in India. Si impegna più duramente, e viene anche punita più duramente. Nella seconda parte invece, troviamo Asha, che ci racconta delle sofferenze che è costretta a subire per essersi fidata delle bugie degli uomini del suo villaggio (suo padre compreso). È la parte più forte di tutto il libro, che, a volte, mi è stato difficile leggere.

Le mie emozioni… Mi hanno colpito particolarmente le crude verità che vengono descritte, essendo lì una realtà quotidiana, ma che, attraverso questo libro (e ovviamente anche attraverso le proteste, le associazioni che sono importantissime), impariamo. È stato anche abbastanza triste, soprattutto quando si leggevano le scene di violenza sulle donne, oppure quando le donne indiane con cui parlava Sarah, che non avevano alcuna voglia di ribellarsi. 

«Col tempo avrei scoperto che quasi tutte le indiane hanno gli occhi tristi, quantomeno coloro che vivono a Kailashpur.»

Conteggi finali… È molto bella l’iniziativa di supportare queste cause scrivendo un libro (così si unisce l’utile al dilettevole, no?).
Il libro quindi mi è piaciuto e sono stata molto contenta di poterlo leggere, soprattutto perché non ho mai avuto l’occasione di approfondire quest’argomento. Come ho già detto, queste sono cose per cui, finché non ci toccano di persona, facciamo fatica a preoccuparci. È giusto? Ovviamente no. Però il mondo è pieno di cose sbagliate che capitano e, proprio come Asha e Sarah, bisogna lottare per ottenere un posto equo.


A proposito del romanzo... Se vuoi leggere il romanzo, manda una mail a sofiaromanzo@yahoo.it. L'autrice invita i lettori a firmare gratuitamente una petizione per aiutare le donne dei villaggi rurali indiani ad avere una vita migliore, che ha lanciato su Change.org (https://www.change.org/en-IN/petitions/to-the-governors-of-india-take-action-to-stop-sexual-harassment-and-to-protect-women-and-children-in-india), e a donare ad Amnesty International, la più grande organizzazione per i diritti umani.
Info per la petizione: http://sofiadominolibri.blogspot.it/p/changeorg-petizione-india.html


Link utili...
Sito dell'autrice: http://sofiadominolibri.blogspot.it
Pagina Goodreads: http://www.goodreads.com/book/show/21976661-come-lacrime-nella-pioggia?from_search=true
Pagina Facebook dell'autrice: https://www.facebook.com/pages/Sofia-Domino/507359806040666


Dal libro: - Chi lo avrebbe mai detto… - sussurrò Asha.
- Che cosa? –
Lei si strinse nelle spalle, ma non alzò la testa.
- Tu ed io… -
Abbozzai un sorriso. Capivo quello che voleva dire.
- Tu sei americana ed io sono indiana – continuò comunque Asha – e adesso ci siamo trovate.
Tu hai ventidue anni ed io quindici, ma questo non è un problema. In effetti niente è un problema per
noi, le nostre culture diverse, le nostre abitudini diverse… anzi, è bellissimo. Adoro scoprire nuove
cose e tu… Sadie, tu mi hai aperto gli occhi. Tu stai facendo vivere la speranza dentro di me.–



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