mercoledì 22 ottobre 2014

Recensione di The One di Kiera Cass

Recensione

Titolo: The One (#03 The Selection)

Autore: Kiera Cass

Anno: 2014

Genere: Distopia

Editore: Sperling & Kupfer

Pagine: 512

Prezzo: 17.90 - 9.99 €
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Trama di The One: La Selezione che ha cambiato per sempre la vita di trentacinque ragazze sta per concludersi. E l'emozione e la confusione del primo giorno, quando America Singer ha percorso la scalinata del Palazzo, sono ormai solo un ricordo. Di certo America non avrebbe mai immaginato di arrivare così vicino alla corona, o al cuore del principe Maxon. Eppure per lei non è stato facile. Divisa tra i suoi sentimenti per Aspen, guardia a Palazzo e suo primo amore, e la crescente attrazione per Maxon, ha dovuto lottare con tutta se stessa per essere dov'è ora. A un passo dalla fine della Selezione, America però non può più permettersi incertezze. Deve scegliere. Prima che qualcuno lo faccia per lei.


Biografia di Kiera: nata nella Carolina del sud. Ha frequentato la Coastal Carolina University prima di trasferirsi alla Radford University. 
Ha pubblicato il primo libro della trilogia The Selection nel 2012 con la HarperTeen. I diritti per la trasposizione televisiva sono stati acquistati dalla CW Television Network. Sono stati girati due pilot, ma nessuno è stato selezionato per una serie completa.
Il 14 agosto del 2014 ha annunciato che la saga verrà ampliata con altri libri, prima "The Favourite" (con il punto di vista di Marlee) agli inizi del 2015 e poi seguirà "The Heir". Ha inoltre annunciato un altro libro, ma non si conosce ancora il nome. 


Il mio commento: Mi farei una grande e grossa risata se non potessi finalmente sospirare di gioia per aver concluso questa saga. Ho iniziato questa saga un anno fa circa, incantata dalla copertina e dal genere. E poi è accaduto il peggio... Ho scoperto che proprio non mi piace. Zero. Zero assoluto. Per circa metà del primo libro le cose vanno bene. C'è una trama solida, accadono eventi che fanno muovere i personaggi, ma la cosa principale è la trama. E mi piace pure! L'idea è davvero bellissima e già mi pregustavo i possibili risvolti, come l'autrice l'avrebbe articolata. E poi America arriva a palazzo. E da lì la strada è tutta in discesa. Un vero e proprio precipizio. Buco nero. Perché? Perché per la restante metà del libro la trama è questa: amo Aspen. Succede qualcosa. No, amo Maxon. Succede qualcosa. No, amo Aspen. Succede qualcosa. No, amo Maxon. Succede qualcosa. No, amo Aspen. Succede qualcosa. No, amo Maxon. Succede qualcosa. No, amo Aspen. Succede qualcosa. No, amo Maxon. Succede qualcosa. No, amo Aspen. Succede qualcosa. No, amo Maxon. 
Concluso "The Selection" mi dico: E pensare che la prima metà era così bella! Dev'essere stato solo temporaneo, non può essere anche "The Élite" così!! 
Incomincio "The Élite". E questa volta so di non essermi sbagliata. TUTTO, e sottolineo TUTTO, il libro si svolge così:
Amo Aspen. Succede qualcosa. No, amo Maxon. Succede qualcosa. No, amo Aspen. Succede qualcosa. No, amo Maxon. Succede qualcosa. No, amo Aspen. Succede qualcosa. No, amo Maxon. Succede qualcosa. No, amo Aspen. Succede qualcosa. No, amo Maxon. Succede qualcosa. No, amo Aspen. Succede qualcosa. No, amo Maxon. 
Voi capite che tragedia è stata? Nemmeno quelle greche sono state così complicate!!
Finisco "The Élite" e so che non potrebbe esserci niente di peggio in "The One" e, per una curiosità masochistica e morbosa lo comincio, con la consapevolezza che eccetto qualche ora sprecata ricaverò un insegnamento. Non. Si. Può. Scrivere. Una. Cosa. Del. Genere.
In sua difesa devo dire però che "The One" è praticamente l'inverso di "The Selection": se in un primo momento era tutto. Voglio Maxon, no, voglio Aspen, no voglio Maxon, no voglio Aspen. Nella seconda parte America sembra finalmente aver preso una decisione su quei due poveri disgraziati, anche se, con i gesti e con alcuni pensieri, non lo dimostra. 
(So che c'è qualcuno a cui sono piaciuti molto, e non critico queste persone, perché anche a me piacciono libri che non piacciono ad altri, quindi tranquilli. Non sto insultando nessuno.)

La situazione... Dalle 35 ragazze iniziali il principe Maxon è riuscito a scendere al numero di ben 4 ragazze. Abbiamo America ovviamente, Kriss, Elise e Celeste. Non c'è molto altro da dire sulla trama se non che il principe Maxon passa il tempo con le ragazze, il re si intromette sempre in tutto e i ribelli sono un lontano sfondo della storia. 
Maxon dovrà scegliere quale delle ragazze sarà la fortunata a diventare regina, subendo pressioni da chiunque. 

I personaggi... Nemmeno qui ho giudizi positivi. Non tanto perché non mi siano piaciuti i personaggi, tanto perché non c'è un personaggio che sia fedele a se stesso! Tutti, in questo capitolo, improvvisamente subiscono un cambiamento radicale che li trasforma in personaggi completamente diversi. Come potrei quindi dire che mi piace un personaggio? Non dovrebbe essere un personaggio, per definizione, una persona (inventata certo) però con un minimo di principi, di logica? E questo beh, non l'ho trovato.
Il problema principale e che tutti i personaggi si comportano come bambini capricciosi. Cambiano idea ogni riga e, nei discorsi, più che ragionamenti si impuntano sulle cose e da lì non si muovono (eccetto America, che per lei, il cambiare idea è una sorta di religione). 

Le mie emozioni... Mi sono annoiata... e divertita. Divertita nel leggere le trovate assurde o i comportamenti assurdi che l'autrice si è inventata, soprattutto quando la protagonista si reinventa in una specie di Ramba, fallita tra l'altro. Vai Mer!
Sono rimasta sul finale, perché l'autrice pensa di aver fatto un finale a effetto uccidendo metà personaggi e ferendone altri. Non c'è stata suspense e nemmeno quando uno dei candidati di America ha rischiato di morire mi sono preoccupata poi molto, tanto c'era sempre l'altro no? Ma soprattutto quando nelle ultime tre pagine dell'ultimo capitolo si inventa una fine, più o meno lieta, per tutti, saltando, di nuovo, ogni possibile risvolti logico.

Conteggi finali... Credo che questa sia la recensione più corta (eccetto l'incipit) che abbia mai fatto (ma non riuscirei ad aggiungere altro nemmeno volendo, non senza raccontare cosa succede) e la più negativa. Sono contenta di poter andare avanti, e una volta pubblicata questa, difficilmente riprenderò in mano la storia, nemmeno per leggere gli spin-off che sono usciti. Auguro a chiunque voglia leggerli tanta buona volontà e coraggio.
Aggiornamento dell'ultimo minuto, che ho appena scoperto cercando informazioni sulla biografia dell'autrice. Per continuare le mie sofferenze ha deciso che scriverà altri due libri, possibilmente tre, chissà se poi diventeranno di più. E io mi chiedo. La scelta è stata fatta, cos'altro può incasinare la vita di 'sti poveri tipi? Bah... Riprenderò in mano la saga? Riuscirò a farmi forza e concluderla? Queste sono domande per l'anno nuovo, dopo i miei lunghi e disperati buoni propositi. ;)


Dal libro: Con un sospiro, mi nascosi la testa fra le mani. Aveva creduto che il mio rifiuto significasse che rinunciavo definitivamente a Maxon? Pensava che volessi riprendere la storia con lui? 
Ma del resto, non avevo respinto Maxon? 
Il giorno prima non avevo pensato di avere bisogno che Aspen rimanesse a far parte della mia vita?
E allora, perché tutto era così orrendo?





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