domenica 15 febbraio 2015

Recensione a cena col vampiro di Abigail Gibbs

Recensione
Titolo: A cena col vampiro (#01 Dark Heroine)

Autore: Abigail Gibbs

Anno: 2013

Genere: Urban Fantasy

Editore: Fabbri

Pagine: 334

Prezzo: 14.90 - 9.99 €
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Trama di A cena col vampiro: È un massacro quello cui assiste Violet una notte nel cuore di Londra. Sei ragazzi pallidi e bellissimi uccidono in pochi minuti una trentina di uomini adulti, armati di bastoni d’argento, muovendosi con agilità incredibile e forza sovrumana. Quando viene presa in ostaggio da loro Violet scopre chi sono: vampiri. Anzi, la famiglia reale vampira in guerra con quella umana, guidata dallo spietato principe Kaspar. Violet ha davanti una sola scelta: farsi trasformare. Diventare una predatrice che si nutre di sangue umano, ma in grado di vivere per sempre. Violet però rifiuta, e solo il fatto di essere la figlia di un’alta personalità del governo inglese fa sì che non venga immediatamente uccisa. Rimarrà perciò prigioniera nel palazzo principesco e segreto dove vive la corte dei non morti, un mondo che si rivela al di là della sua più selvaggia immaginazione, dove avvengono feste sontuose, dove nulla è vietato e uno sbaglio può condurre alla morte. Ma è Kaspar il più grande pericolo,
perché al di là della brutale violenza che è capace di esprimere, Violet vede in lui qualcosa di diverso, capace di scaldarle il cuore ed eccitarne i sensi, di attrarla come una fiamma attrae la falena. Ma come ci si può innamorare di un mostro?
Amore e morte si mescolano in un romanzo fantasy che ha fatto battere il cuore delle ragazze di tutto il mondo. E farà battere più forte anche il tuo…


Biografia di Abigail: vive con la famiglia in un villaggio costiero del Devon, nel sud-ovest dell’Inghilterra. Si definisce “scrittrice, adolescente, vegetariana e tossicodipendente da caffeina”. Molte delle sue idee migliori le arrivano mentre salta dal trampolino della piscina. La sua più grande paura è il sangue.


Il mio commentoHo cominciato a leggere questo libro adesso, anche se era da molto nella mia lista di libri da leggere. La copertina e il titolo mi avevano sempre incuriosito, anche se il consiglio della mia migliore amica ha di certo influito molto.

La situazione... Violet, una diciassettenne con gli occhi viola, una sera assiste a una vera e propria carneficina, ad opera di 6 adolescenti che sembrano sovrumani. Quando quello che sembra il capo, Kaspar, la scova, la rapisce. Violet è terrorizzata, ma affronta la situazione con coraggio e sarcasmo. Sembra non volersi farsi mettere i piedi in testa da nessuno. Violet scopre cosa sono in realtà quegli strani ragazzi, che si muovono a una velocità incredibile e hanno una forza micidiale: vampiri. Anche se all'inizio è restia a crederci, poi l'evidenza è schiacciante. Ma non l'hanno rapita dei vampiri qualunque. No, infatti Kaspar è il principe dei vampiri, nonché erede al trono. Ma anche Violet non è una persona qualunque. Suo padre è il segretario di Stato alla Difesa. Tra le due fazioni (governo inglese, che è a conoscenza del mondo soprannaturale, e i vampiri) si crea quindi una situazione delicata. I vampiri non vogliono lasciar andare Violet, ma vogliono che lei si trasformi di sua spontanea volontà, mentre Violet vorrebbe solo tornare a casa dalla sua famiglia e scappare da quei mostri. 

I personaggi... Kaspar è il principe dei vampiri, nonché erede al trono, in quanto quarto figlio del re (possono auspicare al trono solo il quarto e il settimo figlio, ma non essendoci mai stato un settimo figlio, Kaspar è l'unico). È affascinante, come tutti i vampiri, un donnaiolo, ma è anche arrogante e, come spesso gli ricorda Violet, un bastardo. 
Violet è una ragazza testarda, che, nonostante sia in una situazione non proprio rosea non si preoccupa di niente e risponde sempre, spesso troppo altezzosa. Si fa vedere decisa, ma anche lei, ogni tanto, crolla.
Fabian inizialmente è dolcissimo. Tratta Violet con educazione e una gentilezza che nessun altro vampiro ha nei suoi confronti. Anche dalle parole di Kaspian si capisce che Fabian è quello buono, però, nella seconda parte del romanzo cambia radicalmente. 
Lyla, proprio come Fabian, all'inizio aiuta molto volentieri Violet, cerca di starle vicino e l'aiuta come può, poi però qualcosa in lei scatta, portandola a odiare Violet.

Le mie emozioni... La lettura è stata abbastanza veloce, però sono spesso rimasta contrariata da alcuni passaggi o situazioni che mi lasciavano perplessa. Nel senso che secondo me stonavano o non avevano senso con quello che avevo letto fino a quel momento! Non ho trovato Kaspian o un altro personaggio maschile irresistibile, come mi capita quasi sempre. Sono rimasta praticamente impassibile alla lettura.
Ci sono state molte cose che non ho capito, prima tra tutte il fatto che Violet non potesse andare via dai vampiri. Voglio dire, ormai il danno e fatto, sono morti 30 cacciatori, ma tanto il governo e anche il padre sanno già dell'esistenza dei vampiri, quindi non vedo il problema, l'ossessione di farla trasformare a tutti i costi.
Poi c'è questa cosa della profezia, che più di creare mistero crea confusione.
Senza contare il fatto che Violet, quando ha i suoi sogni, non si faccia due domande da dove vengano, come faccia lei ad averli, ma semplicemente, senza alcuna prova, da per scontato che siano cose accadute per davvero...
Le reazioni di alcuni personaggi in determinate situazioni sono completamente fuori luogo...

Altri personaggi mi sono invece sembrati totalmente superflui.

Conteggi finali... Purtroppo non mi accontento facilmente e infatti i libri che mi sono piaciuti davvero sono in netta minoranza rispetto a quello che mi sono solo piaciuti. Una bella trama deve anche essere accompagnata da uno stile di scrittura sciolto e accattivante. Qui però non l'ho trovato.


Dal libro: Lo osservai con la coda dell’occhio mentre lasciava andare la mia mano e si sistemava una ciocca di capelli fuori posto. «Non devi vergognarti, ragazzina. Sono nobile, ricco e bellissimo. Sono fatto per essere affascinante agli occhi degli umani. Eppure tu mi resisti.» I suoi occhi erano due fessure. «Perché?» 
Da dove comincio? «Perché sei un succhiasangue e un assassino. E un bastardo. Se vuoi continuo, la lista è lunga.» Il mio corpo poteva tradirmi, ma non ero per nulla attratta da lui, anzi, mi disgustava. Kaspar alzò la testa di scatto e i suoi occhi, di un verde scuro e profondo, incrociarono i miei. «È così? Io ti avrò, Violet Lee» ribatté scandendo il mio nome. «Lo so che cederai, ne sono sicuro.»


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