mercoledì 18 febbraio 2015

Recensione Free Four di Veronica Roth

Recensione
Titolo: Free Four (#01.5 Divergent)

Autore: Veronica Roth

Anno: 2015

Genere: Distopia

Editore: De Agostini

Pagine: 16

Prezzo: 0.49 €
Formati: 

Disponibile su:                 


Trama di Free Four: Veronica Roth, autrice della saga bestseller Divergent, ci racconta una delle scene più intense del primo volume della serie - quella in cui Tris deve fare da bersaglio durante la lezione del lancio dei coltelli - ma questa volta il capitolo è narrato dal punto di vista di Quattro. Un'occasione imperdibile per entrare nella mente del tenebroso protagonista di Divergent e scoprire i suoi pensieri, i suoi segreti e i suoi veri sentimenti per Tris.


Biografia di Veronica: Veronica Roth nasce a New York nel 1988, è una scrittrice statunitense. Si è laureata in scrittura creativa presso la Northwestern University e ha esordito giovanissima con il bestseller "Divergent" rubando il tempo agli esami. Ora vive a Chicago e fa la scrittrice a tempo pieno. Divergent è il suo romanzo d'esordio pubblicato negli Stati Uniti nel 2011, ed è rimasto nella top ten dei libri più venduti per tre mesi consecutivi.


Il mio commento: Anche se il racconto è corto, ha la stessa intensità del resto della saga, anzi, essendo dal punto di vista di Quattro è stato ancora più bello. Sapendo come si è conclusa la saga mi piange il cuore leggere di questa scena così significativa per i due protagonisti, Quattro e Tris. 
Parliamo della scena dove, durante il primo allenamento di tiro dei coltelli Tris aiuta Al andando al suo posto, come bersaglio per Quattro. 
I pensieri di Quattro e quella fatidica frase "non ce la faccio più ad aspettare che tu capisca" sono... indescrivibili!! 
Questa saga mi aveva conquistata da subito e sono stata molto dispiaciuta quando si è conclusa (soprattutto per il come!!). Questo piccolo ma intenso raccontino mi ha riacceso quella vecchia fiamma.


Dal libro: Sento quel “mmm” di nuovo e non capisco bene se sia Eric o la mia immaginazione, ma so che devo convincerlo che lei è solo un’iniziata qualunque per me, e devo farlo subito. Faccio un respiro profondo e prendo in fretta una decisione, mentre fisso la punta del suo orecchio… la cartilagine guarisce rapidamente.
La paura non esiste. Il battito impazzito del mio cuore, la morsa attorno al mio petto, il sudore sulle
mie mani… non esistono.
Tiro un’ultima volta e distolgo lo sguardo quando lei sussulta, troppo sollevato per sentirmi in colpa
per averla ferita. Ce l’ho fatta.


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