domenica 19 aprile 2015

Recensione di Sei il mio sole anche di notte di Amy Harmon


Recensione


Titolo: Sei il mio sole anche di notte

Autore: Amy Harmon

Anno: 2015

Genere: Romance/Narrativa

Editore: Newton Compton

Pagine: 351

Prezzo: 9.90 - 4.99 €
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Trama di Sei il mio sole anche di notte: Ambrose Young è bellissimo, alto, muscoloso, con lunghi capelli che gli arrivano alle spalle e uno sguardo che brucia di desiderio. Ma è davvero troppo per una come Fern Taylor. Lui è perfetto, il classico protagonista di quei romanzi d'amore che Fern ha sempre adorato leggere. E lei sa bene di non poter essere all'altezza di un ragazzo del genere... Ma la vita a volte prende pieghe inattese. Partito per la guerra dalla piccola cittadina di provincia in cui i due giovani sono cresciuti, Ambrose tornerà trasformato dalla sua esperienza in prima linea: è sfigurato nei lineamenti e profondamente ferito nell'anima. Fern riuscirà ad amarlo anche se non è più bello come prima? Sarà in grado di conquistarlo? Saprà curarlo e ridargli la fiducia in sé?

Biografia di Amy: È un'autrice bestseller di sette romanzi. L'ultimo romanzo "The law of Moses" è stato rilasciato a novembre dell'anno scorso. Attualmente sta lavorando sul suo prossimo libro, "The Song of David" che uscirà a giugno di quest'anno. I suoi libri sono stati pubblicati in molti paesi, ed è proprio un sogno che diventa realtà per una piccola scrittrice nata a Levan, Utah. 


Il mio commento: Non so davvero come cominciare se non con "questo romanzo mi ha davvero commossa"!! Non mi capita spesso nei libri, perché, anche se sono storie che potrebbero benissimo capitare a ognuno di noi, rimangono pur sempre libri. E poi ti capita quel libro che è talmente speciale, da toccarti nel profondo, lasciando un segno indelebile. Dalla prima pagina all'ultima, mi ha stupito, fatto ridere, fatto piangere e soprattutto emozionare. Era da un po' che non leggevo un libro così speciale. 

La situazione... Fern è una ragazza abbastanza bruttina e Bailey il cugino che soffre di distrofia muscolare. Una coppia che potrebbe sembrare patetica, ma che sono tutto l'opposto. Fern è innamorata pazza da sempre di Ambrose Young, il ragazzo più bello della scuola, nonché leader della squadra di lotta. Bailey è innamorato di Rita, la migliore amica di Fern, nonché una delle ragazze più belle della scuola. Quello che sembra l'inizio di una storia banale però, è l'inizio di un romanzo che vi farà piangere il cuore.
Un bel giorno Rita decide di scrivere un bigliettino d'amore ad Ambrose, però, non ha molta fantasia e quindi chiede aiuto alla sua cara migliore amica, nonché scrittrice, Fern. Cosicché in pratica sarà Fern a scrivere messaggi d'amore ad Ambrose per conto di Rita. Vengono citate poesie e fatti discorsi non particolarmente in stile di Rita, che ben presto si stufa e passa semplicemente i bigliettini a Fern continuando però a uscire con Ambrose. Lui, un ragazzo oltre che bello pure intelligente, capisce che la Rita che scrive i bigliettini non è la stessa con cui poi esce. Dopo un mese Rita confessa di Fern e tutto crolla. I due si lasciano e Ambrose, credendo di essere stato solo vittima di uno scherzo, se la prende con la povera Fern, che ci rimane molto male. 
Fern continua a prendersi cura di Bailey, che se ne va sempre in giro con la sua sedia a rotelle, perché i muscoli del suo corpo non ce la fanno. Una frase mi ha molto colpito nella spiegazione della sua malattia: lui è nato con tutta la massa muscolare che avrebbe avuto per il resto della sua vita. Passano i mesi, siamo al ballo di fine anno e Fern e Bailey ci vanno insieme. Mentre Bailey balla con Rita, Fern, che senza apparecchio e occhiali è più carina, con l'aiuto di Bailey, balla con tre compagni di squadra di Ambrose. Tutto è bene quel che finisce bene e, sebbene ci rimanga male che Ambrose dopo averla scorta si allontani in fretta e furia, i due cugini passano una bella serata. 
L'allenatore della squadra di lotta è il padre di Bailey e quindi lui, anche se non può lottare, passa ogni momento che può con i ragazzi in palestra, facendo da mascotte, tenendo i punti ecc...
Dopo che un reclutatore dell'esercito è venuto a parlare nella scuola dei ragazzi, Ambrose decide di partire e di combattere per la patria, convincendo anche i suoi quattro migliori amici. La sera prima della partenza, Ambrose, piuttosto ubriaco, bacia Fern. 
I cinque ragazzi partono per la guerra e la lettura viene quasi messa in pausa come in attesa di qualcosa che deve accadere. 

I personaggi... Fern è una ragazza bruttina, perché oltre ad apparecchio e occhiali, è magrissima, un po', sproporzionata, con dei riccioli rossi indomabili. E questo la condiziona tantissimo nelle sue decisioni. È comunque una ragazza buona, altruista e intelligente. È una ragazza che a nove anni sente sua madre parlare con la zia e dire che è bruttina, ma che non si arrende, accetta la situazione e affronta la vita al meglio, soprattutto spinta da quell'incredibile personaggio che è Bailey. 
Giusto l'altro giorno ho fatto un video tag con la mia migliore amica e partner in crimine. Una delle domande era "il boy che vorresti come amico". Il primo e unico nome che mi è saltato in mente è stato ovviamente Bailey. Trovo che sia una persona incredibile, che non si arrende di fronte a niente e, invece che aspettare la morte, vive ogni momento come può (sotto questo punto di vista i due cugini sono molto simili). Lo vorrei come amico perché è davvero una persone speciale, una di quelle che ti fanno apprezzare la vita per quello che è, che ti sostengono nonostante i loro problemi e che ti dico senza tanti giri di parola come stanno le cose veramente!
Ambrose è il ragazzo perfetto (alla fine del romanzo). È un ragazzo bellissimo e sexy, e questo però lo spinge a essere un po' arrogante, come se si trovasse al di sopra degli altri. Nota la piccola e dolce Fern infatti solo dopo un po', quando capisce veramente se stesso e il mondo. È considerato l'idolo della piccola cittadina, l'Ercole, e questo lo mette sotto pressione, lo rende nervoso. Uno dei tanti motivi per cui decide di partire per la guerra. Ambrose è stato sicuramente uno dei miei personaggi preferiti. Dei quattro migliori amici sappiamo pochetto. Grant è quello intelligente, Beans il ragazzo con la boccaccia sempre aperta e che usa un determinato 'organo' per pensare (e non è il suo cervello), Paulie è l'artista dall'animo gentile e Jesse è... boh... sinceramente non l'ho bene inquadrato.
Rita è una ragazza bionda, non il massimo dell'intelligenza, ma pur sempre una ragazza buona e dolce, che purtroppo prende delle decisioni sbagliate. 

Le mie emozioni... Come ho detto prima, mi è piaciuto dall'inizio alla fine, e più di una volta mi ha fatto commuovere. L'ho amato davvero perché affronta molti temi difficili, dalla malattia alla guerra, dall'amicizia all'amore, alla violenza ecc., senza però cadere nella banalità e sopratutto senza annoiare. Mi ha trasportato in un mondo in cui non ero ancora stata e per questo si merita la mia targhetta 'My Bookish Philosophy', nella speranza di ritrovare quegli stessi sentimenti nei prossimi libri dell'autrice. 

Conteggi finali... Prima di finire voglio dire due cose. La prima è che all'inizio non riuscivo proprio a capire tra Fern, Bailey e Ambrose chi era una lei e chi un lui, continuando a confonderli. Sono proprio sfigata lo so, e probabilmente sono l'unica a cui è successo, però nel caso capitasse a qualche altra povera anima (oltre a specificarlo all'inizio, lo ripeto), Fern è una lei, mentre Bailey e Ambrose sono due lui. ;)
La seconda di cui non mi sono accorta è stata la data con cui il romanzo inizia, una data che ho impressa nella mente ma che per qualche motivo non si è acceso il neurone. Settembre 2001, caduta delle torri gemelle.
Il fatto che inizi con il crollo delle torri gemelle è solo un bonus, un qualcosa in più che inquadra meglio la situazione, permettendo al meglio lo sviluppo di alcuni eventi e che parla di un capitolo di storia non troppo lontano nel tempo che tutti conosciamo.
Che altro dire? Credo che tutti dovrebbero leggerlo perché è davvero un libro fantastico, e se ci fidate della mia parola, correte a leggerlo!


Dal libro: «La nostra piccola, buffa Fernie», disse Angie con il sorriso nella voce. «È impossibile trovare una bambina migliore di lei. Ogni giorno ringrazio Dio che ci sia. È una benedizione per Bailey. Dio sapeva cosa faceva quando li ha resi cugini, Rachel. Ha donato a ciascuno l'altro. Un vero regalo del cielo.»
Ma Fern era inchiodata sul posto. Non sentì la parola benedizione. Non si fermò a riflettere su cosa significasse essere un regalo dal cielo. "Non è bella". Le parole le risuonavano nella testa come padelle sbattute. "Non è bella. La piccola, buffa fernie. Non è bella. Povera Fernie."




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