sabato 27 giugno 2015

Recensione di Per noi sarà sempre estate di Jenny Han

Recensione
Titolo: Per noi sarà sempre estate (#03 The Summer Trilogy)

Autore: Jenny Han

Anno: 2014

Genere: Young Adult

Editore: Piemme

Pagine: 347

Prezzo: 12.90 - 6.99 €
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Trama di Per noi sarà sempre estate: Sono passati due anni da quando Conrad ha detto a Belly di mettersi con suo fratello. Da allora, lei e Jeremiah sono stati inseparabili. Ma la loro relazione non è felice come dovrebbe. Infatti, quando Jeremiah commette il peggiore errore che un ragazzo può commettere, Belly è costretta a chiedersi se quello sia davvero il grande amore. Davvero Jeremiah è li ragazzo giusto? Davvero lei ha smesso di amare Conrad?


Biografia di Jenny: Jenny Han è un'autrice coreana. Viva attualmente a Brooklyn, New York, dove ha frequentato la New School ottenendo un Master in Scrittura creativa.Ha scritto una trilogia di romanzi, in Italia editi da Piemme nel 2014: L'estate nei tuoi occhi, Non è estate senza te e Per noi sarà sempre estate.


Il mio commento: Davvero sorprendente! Beh, non quanto gli altri due, ma mi ha comunque fatto battere il cuore. All’inizio, o meglio, con l’epilogo del secondo, mi aspettavo una fine un po’ diversa, però questa, è stata decisamente meglio.

La situazione… Belly e Jeremiah hanno ritrovato Conrad, e dopo quel bacio appassionato nell’auto, Belly e Jeremiah si mettono insieme. Conrad si trasferisce all’altro capo del paese, mentre i due piccioncini finiscono a studiare nella stessa università. Stanno insieme da un paio d’anni ormai, ma l’immagine di quello che sembrava essere il ragazzo perfetto (Jeremiah), ora comincia un po’ a vacillare. I piccoli difetti e le piccole cose che prima Belly non aveva notato ora sono piuttosto evidenti, ma i due continuano ad amarsi, soprattutto perché Belly ha detto definitivamente addio a Conrad. Sono praticamente sempre insieme, finché una sera, Belly non viene a sapere, origliando per sbaglio una conversazione, che Jeremiah l’ha tradita con un’altra ragazza tempo prima, mentre era in vacanza anche se, in teoria, lui e Belly avevano rotto. Questo però non diminuisce il dolore che la notizia le provoca e si rifugia nella camera del suo dormitorio. L’estate è alle porte e alla fine Belly cede nel voler ascoltare cosa ha da dire Jeremiah in sua difesa. Siccome lui la ama moltissimo e senza di lei non può vivere, le chiede di sposarlo. Belly, molto scioccata e commossa dalle sue parole, accetta. Contro tutto e tutti i due si impuntano nello volersi sposare al più presto, finché Conrad non riapparirà nelle loro vite. 

I personaggi... Lo stile e la struttura sono uguali a quelli dei primi libri, qui però, secondo me, sono cambiati moltissimo i personaggi. Primo di tutti, quello che mi ha fatto più male, il mio adorato Jeremiah. Infatti, il ragazzo dolcissimo e premuroso che era stato dipinto nei primi libri qui si scopre essere un ragazzo normalissimo, che tradisce la “fidanzata” e poi mente a riguardo. Certo che Belly ha le sue colpe, però mi sarebbe davvero piaciuto che tra i due funzionasse. Jeremiah qui diventa un ragazzo insicuro e fin troppo aperto verso le altre persone. Si preoccupa ancora molto per Belly e sicuramente la ama moltissimo, ma questo viene un po’ messo in ombra, rispetto all’incondizionato amore a cui si è abituati in uno young adult a lieto fine. Belly qui mi ha infastidito più del solito, per certi suoi comportamenti e certi punti in cui si fissava e che poi non voleva più mollare, a discapito di tutto. Il suo personaggio però non è cambiato molto da prima. Un altro personaggio che è stato completamente stravolto è Taylor, prima la migliore amica che non si augura a nessuno, mentre qui una migliore amica piuttosto premurosa e affettuosa. Non si preoccupava più di mettere i suoi interessi davanti a quelli di Belly, ma faceva il meglio che poteva. Forse, finalmente, è maturata un pochino, rispetto alla prima donna che ci toccava subire prima. Conrad… è sempre Conrad? Lo so, l’ho già scritto nelle altre due recensione, ma che ci posso fare? Qui lo abbiamo incontrato ancora meno, nonostante alcuni capitoli (che ho davvero apprezzato) fossero dal suo punto di vista. 
Tra i nuovi personaggi abbiamo Anika, una ragazza abbastanza importante per Belly, a cui però non viene dato molto spazio. All’inizio del romanzo pensavo che sarebbe stata l’amica che non riusciva a essere Taylor, però poi, per i loro caratteri opposti, diventano complementari. Taylor era la ragazza sempre con la battuta sulla lingua, più intima, visto che conosceva Belly da sempre, più estroversa e spigliata. Mentre Anika era una ragazza più riflessiva, che teneva per sé i giudizi e i commenti. 

Le mie emozioni… Tra i tre libri questo è stato di certo quello che ho preferito di meno, ma mi è piaciuto lo stesso un casino!! Le mie parti preferite sono state sicuramente quelle dal punto di vista di Conrad (visto che lo si conosce talmente poco altrimenti) e le parti in cui c’era ancora Susannah. Sono ancora triste per la sua morte, anche se non tanto triste quanto sciagure più gravi in altri libri! 
La fine mi è piaciuta abbastanza, anche se devo dire che la parte sull’infinito mi è sembrata un pochino tirata. 
Dall’epilogo dell’altro libro si può immaginare una scena, soprattutto anche conoscendo un pochino la trama, ma la realtà è stata un pochino diversa. Avrà Belly fatto la scelta giusta? 

Conteggi finali… E ora non mi resta che chiudere anche questo capitolo e cominciarne uno nuovo. Mi dispiace che sia finito così in fretta? Ovvio, anche perché i capitoli dell’happy-ending sono davvero miseri, però sono allo stesso tempo ansiosa di cominciare il mio “nuovo” libro, che sarà la mia seconda tappa della Summer Reading Challenge!


Dal libro: Un tempo, quando immaginavo il futuro, era sempre con lo stesso ragazzo. Nei miei sogni, il futuro era determinato. Un fatto certo.
Non è così che lo avevo immaginato. Io, con un vestito bianco sotto una pioggia scrosciante, di corsa verso la macchina. Lui, che corre davanti a me e mi apre lo sportello.
«Sei sicura?» mi chiede.
«No» rispondo io, entrando.
Il futuro è incerto. Ma ancora mi appartiene.


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