lunedì 10 agosto 2015

Recensione di After di Anna Todd

Recensione
Titolo: After (#01 After)

Autore: Anna Todd

Anno: 2015

Genere: Romance

Editore: Sperling & Kupfer

Pagine: 425

Prezzo: 14.90 - 8.99 €
Formati:

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Trama di After: Ambiziosa, riservata e con un ragazzo perfetto che l'aspetta a casa, Tessa ama pensare di avere il controllo della sua vita. Al primo anno di college, il suo futuro sembra già segnato: una laurea, un buon lavoro, un matrimonio felice... Sembra, perché Tessa fa a malapena in tempo a mettere piede nel campus che subito s'imbatte in Hardin. E da allora niente è più come prima. Lui è il classico cattivo ragazzo, tutto fascino e sregolatezza, arrabbiato con il mondo, arrogante e ribelle, pieno di piercing e tatuaggi. È la persona più detestabile che Tessa abbia mai conosciuto. Eppure, il giorno in cui si ritrova sola con lui nella sua stanza, non può fare a meno di baciarlo. Un bacio che cambierà tutto. E accenderà in lei una passione incontrollabile. Una passione che, contro ogni previsione, sembra reciproca. Nonostante Hardin, per ogni passo che fa verso di lei, con un altro poi retroceda. Per entrambi sarebbe più facile arrendersi e voltare pagina, ma se stare insieme è difficile, a tratti impossibile, lo è ancora di più stare lontani. Quello che c'è tra Tessa e Hardin è solo una storia sbagliata o l'inizio di un amore infinito? Che sia davvero questo l'amore?


Biografia di Anna: Anna Todd vive a Austin, in Texas, insieme al marito, con il quale ha battuto ogni statistica sposandolo a un mese dal diploma. Dopo aver seguito Wattpad per cinque mesi come lettrice, ha deciso di partecipare da scrittrice, condividendo online una storia, un capitolo dopo l’altro. Così è nato After. Quello che è venuto dopo, è sotto gli occhi di tutti. E ora Anna vive un sogno diventato realtà.



Il mio commento: L’ultimo libro che ho letto (Black Ice di Becca Fitzpatrick) mi ha lasciato letteralmente a bocca aperta e sapevo esattamente che tipo di libro e che emozioni mi aveva lasciato. Qui però il discorso si fa un po’ complicato perché la lettura è stata sia molto scorrevole e che crea dipendenza, sia irritante e senza senso in alcuni punti.

La situazione… Tess è la classica brava ragazza, che ha già pianificato tutto. Sa esattamente cosa succederà ogni minuto di ogni giorno, ma evidentemente deve ancora scontrarsi con l’imprevedibilità della vita. Ed è per questo che Hardin la scombussola così tanto. Lui è quell’incognita che manderà in fumo tutti i suoi progetti. Il libro comincia quando Tess è ancora padrona della sua vita. Ha una madre assillante, ma che si prende cura di lei, un fidanzato premuroso, ma fin troppo rispettoso e una carriera scolastica e lavorativa che l'attende fiduciosa. All’arrivo al dormitorio incontra Steph, il primo segnale di quanto la sua vita è destinata a cambiare, infatti Steph è una ragazza “punk” e così lo sono pure i suoi amici. Tutti pieni di tatuaggi e piercing, dall’aria minacciosa per lei che è sempre stata cresciuta ed educata in modo diverso. Ed è proprio poco dopo il primo incontro con la sua nuova compagna di stanza che incontra Nate e Hardin, il primo amichevole, mentre il secondo uno stronzo che non le rivolge nemmeno la parola. Steph però, nonostante la diversità, la invita a una festa e sebbene Tess non se la senta proprio, alla fine accetta l’invito e si ritrova così in una confraternita dove non conosce nessuno a parte Steph, Nate e Hardin. La prima festa per lei è un disastro, soprattutto visto che Steph si ubriaca tanto da non riuscire a stare in piedi e alla fine è costretta a passare la notte lì. Per Tess comincia un nuovo capitolo della sua vita e scopre una nuova se stessa. Si immerge sempre di più in questa nuova realtà fino a non riuscire più a uscirne. Il rapporto con Hardin si fa sempre più teso, e più acceso, passando da un estremo all’altro, fino a quando tutto sarà irrimediabilmente irreversibile. 

I protagonisti… Vorrei dedicare un paragrafo esclusivamente per i due protagonisti, partendo da un aggettivo che ha usato Tess per descrivere Hardin: bipolare. Ecco, secondo me entrambi sono bipolari, perché due personaggi più isterici e lunatici non si potevano inventare. Sono uno peggio dell’altro, soprattutto quando si rinfacciano a vicenda le cose che loro stessi fanno. Passano il tempo a saltarsi addosso o saltarsi alla gola. Con Tess non so neanche da che parte cominciare, se non con il fatto che la maggior parte delle sue scelte mi sono sembrate sbagliate. Punto primo la sua relazione con Noah, il suo ragazzo, che ha trattato malissimo. L’ha tradito un paio di volte, poi Hardin ha costretto Tess a rivelargli la verità e lui ne è rimasto sconvolto, ma come se non fosse abbastanza lei ha cercato comunque di tenerselo stretto, nonostante continuasse a spassarsela con Hardin. Questo è stata la cosa principale credo, che mi ha dato più fastidio di lei, questo suo continuo voler tenere il piede in due scarpe, giusto per non stare da sola, perché sapeva che Hardin non poteva darle la relazione stabile che lei voleva, però Noah non poteva darle il brivido e la passione che scatenava in lei Hardin. Mi è sembrato oltre che un comportamento assolutamente egoista e stupido, anche sbagliato da trasmettere in un libro, perché alla fine Tess non ha subito nessuna conseguenza per questa sua indecisione, se non far soffrire Noah. Oltre a questo il suo continuo non voler capire come funzionava Hardin e questo suo arrabbiarsi costante sempre per la stessa cosa. Praticamente in ogni tre pagine i due si scontravano, litigavano, si allontanavano, facevano pace (scenetta erotica) e via col circolo vizioso. Sempre e sempre fino alla fine del libro. Per esempio quando Hardin si trova nello stesso spazio aereo di Molly, Tess andava su tutte le furie e si metteva a piangere, però, per fare ingelosire Hardin era la prima a nominare Noah oppure ad appartarsi con Zed o fare la scema con lui. Un comportamento particolarmente infantile e ingiusto nei confronti di tutti. Hardin dal canto suo però era uguale. Tra gli scatti d’ira, le parole affettuose e le prese in giro non era mai finita (e se la cosa degli sbalzi d’umore era carina in Twilight (molto ma molto più contenuta), qui era semplicemente da manicomio). Un secondo la vuole, il secondo dopo lei lo fa arrabbiare e quindi lui la offende, lei ci rimane male e scappa, i due si ritrovano e lui parte con le parole dolci, poi lei trova un motivo per fare l’isterica, lui si arrabbia e riparte con le prese in giro. Insomma, una solva infinita. 
Tess è cambiata molto nel corso della storia a livello di vestiti, trucco e abitudini, perché lei è sempre stata come la madre una maniaca del controllo, abituata ad avere tutto e quando non può averlo scoppia in lacrime, mentre Hardin è sempre stato il ragazzo che se ne fregava di tutto e di tutti, che non vuole avere relazioni serie, che quando viene messo alle strette attacca la persona che si ritrova davanti. Nasconde un sacco di cose e sono proprio questi segreti la causa di molte liti, perché lui non vuole che qualcuno (Tess) si impicci della sua vita, e lei non accetta di non avere il controllo su tutto. Insomma, una coppia esplosiva. 

Gli altri personaggi… Steph è una ragazza simpatica, che si preoccupa un po’ per tutti, tra tutti i personaggi è quella più buona e gentile con tutti. Le piace divertirsi e per questo difficilmente si trovava in dormitorio, o comunque a stretto contatto con Tess, altrimenti penso che le due sarebbero potute diventare buone amiche. Nate, oltre a Steph, è il primo a risultare amichevole a Tess, anche se più di questo di lui non sappiamo. Noah è fin troppo ingenuo per Tess. Diciamo che era perfetto per la vecchia Tess, entrambi tipi casa-scuola, senza troppe aspirazioni sociali, ma quando Tess va a college e a lui rimane ancora un anno di liceo in qualche modo si illude che tutto sia come prima, anche se vede Tess cambiare sotto i suoi occhi. Landon diciamo che è il migliore amico di Tess all’università, anche lui come Noah, un bravo ragazzo, gran studioso e tutto, però Tess perde proprio la testa per Hardin e quindi tutto il resto del mondo scompare. 

Le mie emozioni… Allora, prima di tutto devo dire che mi è sia piaciuto sia non piaciuto. Nel senso che, il libro l’ho letto tutto d’un fiato, molto scorrevolmente, e quasi in ansia di continuare a leggere, allo stesso tempo però ci sono state un milione di cose che non mi sono proprio piaciute. Quello che ho scritto sopra del carattere dei due protagonisti, si capisce benissimo che è stata la parte che non mi è piaciuta per niente, però mentirei se non dicessi che il libro mi ha preso e non riuscivo a staccarmi dalle pagine. Certo, i battibecchi creano molta tensione e in qualche modo sono attraenti per un lettore, ma qui si arriva proprio allo stremo. Ma ci sono state alcune cose che non quadravano, come quando Hardin tutto serio dice che lui non beve (neanche fosse un ex-alcolizzato) e poi però troviamo più volte lui sbronzo dei suoi amici. E poi c’è la sorpresona finale, il segreto che c’è sotto molte cose che Hardin fa (anche se per la maggior parte credo non ci sia veramente una risposta visto il suo bipolarismo). Mi ha lasciata piuttosto scioccata, e anche un po’ perplessa perché con certi atteggiamenti dei protagonisti non me la sarei mai immaginata. 

Conteggi finali… Quindi… che voto dare? Non ne ho idea. Non posso nemmeno separare le cose su piani diversi, nel modo di scrivere dell’autrice ovviamente ci sono anche le scelte prese per i personaggi, e la trama avvincente, ma contemporaneamente ripetitiva.
Diciamo che da un punto di vista personale, cioè quello che mi ha colpito come persona, per i miei valori, come sono stata cresciuta e per le scelte che sono abituata a prendere, non uscirebbe un buon risultato. Però, in quanto lettrice oggettiva, che si basa solo sull’esperienza della lettura e su quello che mi ha trasmesso, il libro ne uscirebbe vincitore.


Dal libro: Mi aspetto che sorrida o che si metta a ridere, invece non lo fa. Se non sapessi come stanno le cose, penserei che… ci sia rimasto male. Invece so perfettamente come stanno le cose: non potrebbe importargliene di meno. «Non sto facendo nessun gioco, con te», dice, e si passa una mano tra i capelli.
«Allora cosa stai facendo? I tuoi sbalzi d’umore mi fanno venire il mal di testa», sbotto. Intorno a noi si è radunato un capannello di persone, e io vorrei sotterrarmi. Ma ho bisogno di sapere cosa mi risponderà.
Perché non riesco a stare lontana da lui? So che è pericoloso, che mi fa male. Non ero mai stata così perfida con qualcuno come lo sono con lui. Se lo merita, certo, ma non mi piace essere cattiva con le persone.
Mi prende di nuovo per un braccio e mi trascina verso il vicoletto che separa due edifici, lontano dalla gente. «Tess, io… Non so cosa mi è preso. Mi hai baciato tu per prima, te lo ricordi?»
«Sì… ed ero ubriaca, te lo ricordi? E ieri mi hai baciata prima tu.»
«Sì… e tu non mi hai fermato.» Esita per un momento. «Dev’essere stancante», afferma poi.
Cosa? «Cosa?»
«Fingere di non volermi, mentre sappiamo entrambi che mi vuoi», dice, e si avvicina.
«Cosa? Non ti voglio affatto. Ho il ragazzo.» Le parole mi escono troppo in fretta, rivelando la loro assurdità e strappandogli un sorriso.



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