mercoledì 24 settembre 2014

Recensione di Accanto a un angelo di Giulia Borgato

Recensione

Titolo: Accanto a un angelo

Autore: Giulia Borgato

Anno: 2014

Genere: Urban Fantasy

Editore: You Can Print

Pagine: 109

Prezzo: 9.90 - 1.00 €
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Trama di Accanto a un angelo: Sullo sfondo della magica Padova, Giulia vive una storia d'amore struggente con il ragazzo dei suoi sogni, Daniel. Un amore semplice e completo, eppure pieno d'inquietudini. Cosa nasconde Daniel dietro gli sguardi accigliati e cupi?


Biografia di Giulia: Classe 1980, vive in provincia di Padova con il marito e tre gatte viziate che chiama affettuosamente le bimbe. Adora leggere e scrivere fin dalla più tenera età tanto che i compagni delle elementari la chiamano Gianni Rodari.
Nel 2006 consegue la laurea in Lettere con una tesi sulle opere teatrali di Marguerite Yourcenar e inizia a lavorare come bibliotecaria.
Dal 2008 è responsabile della Biblioteca comunale di Polverara alla quale ha dedicato una pagina sul social network Facebook che aggiorna costantemente.
Da gennaio a giugno 2013 fa parte della redazione del webmagazine Fantasy planet.
Da luglio 2013 collabora con il blog Letture al contrario.
Nel 2013 partecipa all’antologia urban fantasy-paranormal romance Elements Tales con il racconto Promesse mantenute e nel novembre dello stesso anno pubblica un altro racconto, Il poema di Antenore, ispirato al mitico fondatore della città in cui vive.
Accanto a un angelo è il suo primo romanzo.


Il mio commento: Molto carino davvero! 
Accanto a un angelo è un libro di un'autrice nostrana, che ho conosciuto tramite la presentazione di "Reflections" di Francesca Gonzato Quirolpe (la mia recensione QUI), un'altra autrice emergente. L'ho letto oggi perché ormai era da un po' che aspettava, e, presa dall'ispirazione, l'ho iniziato. 

La situazione... Giulia e Silvia (mia omonima!) si sono appena diplomate e, a dispetto del volere dei genitori della prima, andranno a vivere insieme da sole. (Giulia è innamorata persa di Daniel, ma non si sono mai scambiati niente più di un ciao o un grazie e prego.)
Dopo varie ricerche Silvia trova l'appartamento perfetto! È stupendo, in centro a Padova, economico, ma soprattutto i vicini sono incomparabili. I due vicini saranno infatti Daniel e il suo insuperabile amico Ezechiele, detto Lupo. Fin da subito i quattro sono in sintonia e o insieme o a coppie cominciano a uscire. Giulia, felice oltre ogni dire di poter vantare un'amicizia con Daniel, rimane scioccata (molto piacevolmente) quando lui le dichiara i suoi sentimenti per lei. I due, finalmente liberi da quella parte di loro stessi che gli impediva di andare oltre, cominciano a frequentarsi. Ma non tutto può sempre filare liscio, altrimenti la storia sarebbe banale e noiosa. Dietro l'angolo si nascono pericoli e segreti, che metteranno in crisi il loro neorapporto. 

I personaggi... Giulia è una ragazza un po' insicura, ma buona e coraggiosa. Farebbe di tutto per il vero amore. Lei, anche se non lo sa, nasconde un segreto, che l'avvicinerà di più ai suoi vicini.
Daniel è il classico bello e impossibile, anche se in realtà è un dolce gentiluomo. Per "colpa" di Lupo si era tenuto a distanza da Giulia, anche se per lei aveva dei sentimenti molto profondi, per fortuna però, il destino vuole che non si perdano di vista e che le cose tra di loro possano decollare. Per lui era imperativo tenerla al sicuro, anche da se stesso se era necessario!
Lupo è, invece, il mio personaggio preferito. Sarà che è un po' burlone e che, non essendo il protagonista, attorno a lui aleggia una sorta di nebbia di mistero, o sarà perché ha un certo feeling con la mia omonima, Silvia appunto, fatto sta che, nome originale a parte (Ezechiele proprio non mi piace), è quello che mi ha catturato di più. Eccetto per quando si tratta di Daniel e Giulia, gli viene lasciato poco spazio, però cattura la scena. Così come Daniel è un ragazzo bellissimo. A contrario da quanto scritto dall'autrice, mi sono sempre figurata Daniel con i capelli lunghi e biondi, bellissimo ovviamente, mentre Lupo con i capelli corti neri e la barbetta, sempre bellissimo, non chiedetemi perché.

Le mie emozioni... Sono stata catturata da questo romanzo per molte ragioni. Prima di tutto perchè e un urban fantasy, e, per essere di un'autrice emergente (devo dire però che ne ho letto davvero pochi di libri di autori emergenti che non mi sono piaciuti!!), è davvero ben scritto. Come si intuisce dal titolo (e dai nomi dei protagonisti) si parla di angeli, tema che mi ha conquistato leggendo "Fallen" di Lauren Kate (ne sono seguiti molti altri). Poi il fatto che fosse ambientato a Padova, infatti mi dico sempre che sono veneziana sulla carta, ma padovana nel cuore (pur abitando in provincia di Venezia, e con l'università sono proprio a Venezia cinque giorni su sette, dodici ore al giorno, proprio non riesco a farmela piacere. Mentre conosco bene Padova e se potessi, sarei sempre lì, soprattutto per fare shopping, ma questo è un altro discorso!!). Mentre i protagonisti raggiungevano Piazza Eremitani oppure la visita alla Basilica, ho immaginato me stessa ripercorrere quegli stessi posti che conosco così bene.
È un libro molto veloce da leggere, io ci ho messo 3 ore e mezza circa, quindi non tiene occupati per giorni neanche volendo.

Conteggi finali... Mi è piaciuto molto per tutte le ragioni scritte qui sopra. La storia coinvolge e i personaggi non si possono non amare. L'unica pecca è che sembra scritto frettolosamente e sembra che alcune parti che magari avrei letto volentieri siano state saltate o non descritte abbastanza. Interi mesi che passano in un attimo con lo spazio di un solo paio di righe. 


Dal libro: Daniel si tolse le scarpe e la giacca, si stese sul letto e la invitò a raggiungerlo. Lei seguì il suo esempio con somma gioia e calciò i tacchi abbastanza lontano perché quegli strumenti infernali (“Li avrà inventati Lucifero?”) fossero nascosti alla sua vista finché fosse stata stesa su quel letto. Arrossì un po' alzando l'abito aderente quel tanto che bastava per salire comodamente sul letto e si allungò al suo fianco. Daniel la abbracciò e lei gli poggiò la testa sul petto.
«Mi rilassa sentire il battito del tuo cuore. Quando stiamo insieme così, tutto mi sembra...» gli confidò.

«Normale?», continuò lui.

Giulia annuì. «Non voglio dire che non sono felice, va bene che tu sia quello che sei, non potevi che essere un angelo... Ma in questi momenti sembriamo solo due ragazzi che desiderano stare insieme.»




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